Il business model ideato per iPad da istituzioni del giornalismo americano come il Wall Street Journal, bisogna ammetterlo, aveva lasciato perplessi diversi di noialtri osservatori, soprattutto se italiani. Più di 17 dollari al mese (17,29, per la precisione) per abbonarsi all’edizione digitale di un quotidiano, per quanto autorevole e prestigioso, ma consultabile da un solo dispositivo, ci erano sembrati un po’ molti.
Fatto sta che dal lancio di iPad (secondo fonti del Journal, naturalmente) sono stati sottoscritti circa 3.200 abbonamenti, per un ricavato mensile di 55.000 dollari in più per l’editore del quotidiano.
Oltre ai nuovi, anche 30.000 utenti iPad già abbonati ad altri servizi digitali del Journal hanno scaricato l’app, senza però evidentemente trovare di proprio gradimento la prova gratuita della stessa. In questo caso, i numeri del successo indicano che, anche su una piattaforma innovativa e potente graficamente come iPad, senza contenuti di qualità non si va da nessuna parte. Non a caso, l’app del Wall Street Journal è una delle più conservatrici, dal punto di vista dell’interfaccia, almeno fra quelle già distribuite da testate giornalistiche di pari livello.