Secondo un affidabile analista -Ross Young- Apple lancerà il nuovo iMac Pro con display mini-LED all’inizio dell’estate. Ecco quando arriva, con quali feature e cosa sappiamo.
Sappiamo che Apple sta lavorando ad una versione agli steroidi dell’iMac 24″ colorato; tuttavia, per distinguersi maggiormente dal fratello più piccolo, avrà una livrea scura e riceverà l’appellativo di Pro. Il che ovviamente lascia credere che supporterà processori estremamente performanti, di classe M1 Pro e M1 Max.
In teoria era atteso per l’Evento Speciale Apple dell’8 marzo, ma i piani a Cupertino devono essere stati cambiati in corso d’opera perché, per ammissione di Young a metà gennaio, il lancio è stato spostato a giugno; dunque a ridosso o contemporaneamente alla Worldwide Developers Conference 2022.
MiniLED iMac Pro could launch in June. Some observers said no MiniLEDs, but we hear around 1000 zones and over 4000 miniLEDs.
— Ross Young (@DSCCRoss) February 14, 2022
La notizia è giunta attraverso un botta e risposta su Twitter. Da una parte c’era chi chiedeva se, tra i 3 nuovi Mac registrati da Apple (2 desktop + un laptop) ci fosse pure l’iMac Pro; ma la risposta dell’analista è stata tranchant:
Gli iMac Pro MiniLED potrebbero essere lanciati a giugno. Alcuni osservatori hanno affermato che non ci sarà alcun MiniLED, ma abbiamo sentito che ci saranno circa 1.000 zone e oltre 4.000 miniLED
Il riferimento è alle caratteristiche del display; i pannelli miniLED infatti non hanno nulla a che fare con la tecnologia OLED: in questo caso, la dicitura “miniLED” si riferisce al fatto i LED che formano il pannello di retroilluminazione del display LCD sono molto più piccoli del normale. Ciò consente di ottenere neri molto più convincenti e profondi, senza il classico alone grigiastro tipico degli LCD.
Dire dunque che iMac Pro avrà “circa 1.000 zone” significa dire che sarà caratterizzato da un migliaio di zone del display in grado di retroilluminarsi in modo indipendente rispetto al resto; a un numero superiore di miniLED infatti corrisponde un maggiore controllo della profondità dei neri, e tra l’altro un maggiore risparmio energetico.