Il nuovo iMac Pro costa caro, con prezzi a partire da 4.999$, il che si tradurrà in parecchio più di 5.000€ qui da noi. Ma non è un posizionamento eccessivo per quel che vi portate a casa: facciamo i conti della serva.
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In termini assoluti, 5.000 dollari non sono bruscolini, ma occorre anche valutare il segmento a cui questa macchina è rivolta. Parliamo di professionisti abituati a spendere cifre anche superiori per una workstation degna di questo nome.
Tant’è che se mettiamo a confronto prezzo e dotazione con macchine analoghe di HP e della concorrenza, scopriamo che in realtà non è poi così male come sembra, anzi. Quelli di PC Gamer hanno assemblato -a costo di mercato- un computer il più possibile simile per specifiche all’iMac Pro, e il risultato è sorprendente:
- CPU: Intel – Processore Xeon E5-2620 V4 2.1GHz 8-Core (08.99)
- Raffreddamento CPU: NZXT – Kraken X62 Liquid CPU Cooler (58.99)
- Scheda Logica: Asus
- Memoria: Crucial – 32GB (1 x 32GB) Registered DDR4-2133 (53.81)
- Storage: Samsung – SSD 960 EVO 1TB M.2-2280 (79.99)
- Scheda Video: Zotac – GeForce GTX 1080 Ti 11GB Founders Edition (78.99)
- Case: Silverstone – TJ04B-EW ATX Mid Tower Case (51.90)
- Alimentazione: SeaSonic – PRIME Titanium 1000W 80+ Titanium Certified Fully-Modular ATX (42.89)
- Sistema Operativo: Microsoft – Windows 7 Professional (34.99)
- Monitor: LG – UltraFine 5K Display 60Hz Monitor (299.95)
- Altro: ASUS Model ThunderboltEX 3 Expansion Card (9.99)
- Tastiera: Apple – MB110LL/B Wired Standard Keyboard (9.00)
- Mouse: Apple – MB829LL/A Bluetooth Wireless Laser Mouse (9.99)
- Speaker: Logitech – Z130 5W 2ch Speakers (8.99)
- Card reader: Kingston – Digital MobileLite G4 USB 3.0 (.24)
– X99-E-10G WS SSI CEB LGA2011-3 (49.00)
Totale 4.686.71 dollari, vale a dire 313 dollari in meno del prezzo Apple; ma c’è da considerare che avete un sistema molto meno integrato, bello da vedere e soprattutto niente mac OS, né Magic Mouse e tastiera in grigio siderale. Se aggiungete le opzioni di assistenza e garanzia, ecco che i 5.000$ (più tasse, non dimentichiamo) dell’iMac Pro diventano addirittura ragionevoli per quel che viene offerto.
E intendiamoci: è probabile che le opzioni à la carte per migliorare la dotazione del computer finiscano con l’aumentare significativamente la discrepanza di prezzo tra un assemblato e un vero iMac; ma per quel che offre, al momento, l’entry level rappresenta un ottimo compromesso. Voi che ne pensate: vi abbiamo convinti? Diteci la vostra opinione nei commenti, su Twitter o sulla nostra pagina Facebook.