Nuove informazioni riguardanti la configurazione hardware di iMac Pro suggeriscono che il nuovo desktop all-in-one di punta di casa Apple potrebbe essere equipaggiato con processori di classe server anziché con componenti dedicate ai desktop.
Apple ha presentato il suo nuovo campione poche settimane fa, nel corso della WWDC 2017, proponendo agli utenti una workstation di tutto rispetto che non sarà però reperibile prima di dicembre. Come spesso accade la società di Cupertino non è stata particolarmente dettagliata riguardo la scheda tecnica di iMac Pro ma per fortuna c’è sempre chi è disposto a scavare sotto la superficie.
Secondo quanto riportato da Pike’s Universum, alcune informazioni contenute nei file firmware della beta di macOS Sierra suggerirebbero che il succitato iMac Pro si servirà di socket Intel LGA3647 anziché dei classici LGA2066. Nella fattispecie si tratta, come già accennato, di un socket per processori Xeon “server-grade” basati su una piattaforma con nome in codice Purely.
In aggiunta a ciò altri indizi sembrerebbero puntare alla presenza di un coprocessore ARM dedicato a varie funzioni come ad esempio AppleSecureBootPolicy, ApECID, ApChipID, ApBoardID legate alla piattaforma Secure Enclave. Si tratta dello stesso processore aggiunto ai MacBook Pro con Touch ID ma, purtroppo, non è chiaro se anche iMac Pro supporti quest’ultima tecnologia.
Naturalmente si tratta di ipotesi e speculazioni ma il blog da cui le informazioni provengono si è dimostrato piuttosto accurato nel riferire questo genere di dettagli in passato.