Apple ha rilasciato oggi un paio di aggiornamenti di routine dedicati agli utenti su OS X Mavericks. Uno riguarda Xcode e risolve qualche bug minore, l’altro, ben più interessante, ha a che fare invece iMovie, l’applicazione con la mela per il video editing facile. I miglioramenti principali riguardano le funzionalità di condivisione e di ricerca, ma molto è stato fatto anche a livello di supporto delle lingue diverse dall’inglese.
Questo update rende possibile una gestione più efficiente degli eventi nella barra laterale, conferisce maggior controllo sui nuovi preset dei titoli lanciati con l’ultima Major Release dell’app, e reintroduce finalmente la possibilità di modificare la durate delle transizioni con un semplice doppio clic direttamente nella timeline. La changelist al completo è piuttosto ricca:
- Aggiunta l’opzione per ordinare per data gli eventi nella barra laterale.
- Possibilità di modificare il font, le dimensioni e il colore dei nuovi titoli introdotti con iMovie versione 10.
- Possibilità di fare doppio clic sulle transizioni nella timeline per regolarne la durata.
- Possibilità di ritagliare e ruotare i clip negli eventi.
- Possibilità di aggiungere effetti di velocità tramite la barra di regolazione.
- Aggiunta l’opzione per rendere fluida la transizione in entrata e in uscita degli effetti di velocità.
- Risoluzione di problemi che potevano causare la chiusura inattesa di iMovie.
- Risoluzione di problemi che potevano impedire la riuscita della condivisione.
- Migliorata l’affidabilità della ricerca quando si utilizzano termini di ricerca parziali o multipli.
- Miglioramenti generali dell’usabilità su computer che utilizzano determinate lingue.
Si tratta di un aggiornamento certamente gradito, e che chiunque in pratica può portarsi a casa grazie alle modalità con cui Apple ha organizzato la transizione al Mac App Store. In sostanza, basta installare anche una vecchia demo di iWork perché negli aggiornamenti del Mac App Store compaiano le ultime versioni, e vengano quindi legate a vita al proprio account; per iLife, invece, è sufficiente procedere all’installazione della penultima versione direttamente da un DVD di sistema, fornito coi vecchi Mac.
E non parliamo necessariamente di abusi, ma di sopravvivenza: prendete il caso di un Mac usato. In teoria, iLife e iWork sono “disponibili gratuitamente sul Mac App Store per i computer Mac idonei acquistati a partire dal 1° ottobre 2013.” Sono, e sono sempre stati, un omaggio fornito assieme al computer per renderlo immediatamente produttivo. In realtà, le applicazioni sul Mac App Store non sono cedibili a terzi, e quindi, quando si rivende un Mac, lo si vende sostanzialmente sprovvisto del software di base. È una casistica particolare, per carità, ma si tratta pur sempre di seccature che dipendono dalla rigidità/semplicità della gestione dell’App Store, e che è bene tenere a mente se siete a caccia di seconde-mano.
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