Apple ha abbracciato ufficialmente la tecnologia 5G nel 2020, con la linea iPhone 12. Oggi, come è normale che sia, questa continua ad espandersi nell’ecosistema dell’azienda di Cupertino e – per citare l’esempio a noi più vicino – ha trovato spazio anche su iPhone SE di terza generazione, un budget phone datato in fatto di design ma in grado di garantire prestazioni quasi da top di gamma.
Non è un segreto che il 5G – dove disponibile – sia abbastanza energivoro, ma il The Wall Street Journal ha ben pensato di approfondire, di scavare un po’ più a fondo per fornire qualche dato utile. Per il test condotto dal quotidiano statunitense, e relativi unicamente allo streaming video, sono stati chiamati in causa iPhone SE 3, iPhone 13 Pro, iPhone 13 Mini e iPad Air 5.
Il grafico che trovate di seguite parla chiaro. In 5G (linea rossa), la batteria di tutti i dispositivi tende a scaricarsi molto prima rispetto a quando si naviga in 4G LTE (line rosa). La differenza più importante si nota con iPhone 13 Pro e iPad Air di quinta generazione.
Da notare è che nessuno degli iPhone coinvolti si è connesso al 5G mmWave. Gli smartphone si sono invece connessi al 5G sub-6GHz, più lento rispetto a quello di tipo mmWave ma – almeno in teoria – meno “aggressivo” in termini di consumo energetico.