Ma il passaggio ad Intel, economicamente parlando, rende o no? La situazione è confusa. Secondo la società d’analisi Thomas Weisel Partner il 65% dei rivenditori avrebbe dichiarato un calo dei fatturati legati ai Mac, forse perchè molti attendono una migrazione completa delle linee ai nuovi processori. E qui potrebbero giocare un ruolo i siti di rumor, che di questi modelli parlano da molto tempo (in particolare gli iBook). Anche gli iPod non sembrano andare benissimo. Questa analisi, che risale a ieri, ha fatto cadere le azioni AAPL del 3,3%.
Eppure oggi spuntano le ricerche di Gene Munster, di tutt’altro tenore…
I suoi dati, infatti, rivelerebbero una richiesta di MacBook Pro molto alta, ben al di sopra delle aspettative di Apple. Il 70% dei punti di vendita scelti come campione avevano liste d’attesa piuttosto lunghe per questi portatili, e i magazzini risulterebbero sempre vuoti. In particolare si conferma la difficoltà eccessiva della Mela nel disporre di un’offerta proporzionata alla domanda.
Inoltre le vendite degli altri Mac, sempre secondo Munster, non rivelano particolari flessioni causate dalla continua attesa di nuovi modelli Intel. Anche la domanda di iPod (nonostante i molti rumor riguardanti il modello AV) è caduta solo leggermente, non significativamente.
Questo probabilmente significa solo una cosa: forse i rumor influenzano più le “razionali” scelte degli azionisti, e non la passione dei clienti…