La notizia ha fatto un certo scalpore, visti i grossi nomi in campo: secondo The Inquirer, che cita un documento interno, Intel non avrebbe alcuna intenzione di adottare Windows Vista per i propri computer aziendali.
Il grande produttore di chip ha una flotta che conta oltre 80 mila PC nelle sole sedi californiane, in gran parte dotati di Windows XP con una quota di minoranza riservata ad una distribuzione Linux sviluppata internamente, ma non amata dai dipendenti.
Il rifiuto di Vista è motivato da 3 aspetti fondamentali: la ritenuta inaffidabilità del sistema operativo di Redmond, la sua incompatibilità con molti degli applicativi aziendali e, soprattutto, la necessità di sostituire completamente l’hardware in quanto mediamente insufficiente per le richieste del sistema.
Un quadro inaccettabile, che pone gli IT manager di Intel di fronte ad una scelta importante: cosa adottare per il futuro?
Le possibilità sono, ancora una volta, tre.
Per la Apple, poi, sarebbe una impareggiabile opportunità per rilanciarsi in ambito business ed enterprise, avviando una partnership con l’azienda più in vista del settore. Ne potrebbero beneficiare anche OS X Server e tutte le altre tecnologie un po’ dimenticate da Cupertino (WebObjects, remember?). Per non parlare del traino commerciale e promozionale che ne potrebbe derivare.
Suggestivo, dicevamo, ed è vero: se 10 anni qualcuno avesse detto che una eventualità del genere fosse anche solo ipotizzabile, sarebbe stato preso per pazzo furioso…