In un interessante articolo pubblicato da Asymco, Horace Dediu discute come l’interfaccia utente rivoluzionaria di iPhone sia servita a perturbare il mercato mobile e spodestare i concorrenti che incombevano al momento: Nokia, Samsung, LG, Motorola e Sony Ericsson.
Alcuni anni fa, intorno alla metà del decennio, il mercato della telefonia mobile era caratterizzato dalla rivalità tra poche società stabilite, quali appunto Nokia, Samsung, LG, Motorola e Sony Ericsson. Queste aziende avevano un ampio portfolio di dispositivi, inclusi smartphone, feature phone e telefoni di base. Molti hanno anche venduto nel tempo apparecchiature di rete e si sono impegnate a lungo con gli operatori di rete. È poi apparso anche un gruppo di “nuovi” che offrivano solo smartphone. HTC è stata una grossa “ODM” ovvero “produttrice originale di design” che costruiva i telefoni per le aziende che vi aggiungevano il proprio marchio. HTC ha realizzato telefoni e palmari per i brand degli operatori telefonici e PC per alcune aziende di grandi dimensioni. Poi ha anche iniziato a vendere i telefoni con il proprio marchio. RIM si è evoluta dalla vendita di cercapersone a terminali con posta elettronica e funzionalità vocali, anche se come telefoni avevano problemi. In seguito è nato il Palm Treo che prometteva molto, ma non realizzava abbastanza.
Nel 2007 è successo qualcosa che ha cambiato l’industria. Ci sono voluti alcuni anni per realizzare che stava davvero succedendo, anche se sul momento sembrava ovvio: il cambiamento è stato così grande che alcune delle grandi aziende si sono trovate in grandi difficoltà finanziarie. È arrivato iPhone.
In pochi anni la rivalità tra i produttori di cellulari si è evoluta in una rivalità tra le piattaforme mobile e le società si sono viste relegate a semplici produttrici di hardware. Motorola è stata assorbita da una società di ricerca, Sony Ericsson da una società di elettronica di consumo, Nokia sta attraversando una crisi esistenziale e ha abbandonato Symbian per Windows phone. LG si sforza di conquistare un mercato molto preciso, mentre Samsung prospera serenamente, anche se alla mercé dei suoi fornitori di software. Anche i concorrenti stanno iniziando a sentirsi assediati da Apple: RIM, la più antica società smartphone continua a perdere e il suo valore è regredito ai livelli del 2004. Palm è praticamente sparita nelle mani di HP.
Come hanno fatto le grandi e potenti aziende a permettere che ciò accadesse? È successo pur avendo una visione chiara del passaggio del settore dalla voce mobile al mobile computing. Lo spostamento è avvenuto dalle “persone che si collegano” al “collegare le persone ai dati” e si è trasformato in trappola. Molti sostengono che sia stato il fallimento dei singoli manager, ma com’è possibile che abbiano fallito in tanti, contemporaneamente?
Secondo Dediu, la causa è da ricercare nella rivoluzione degli input, illustrabile con la diapositiva del gennaio 2007 con la quale Steve Jobs lanciava il primo iPhone.
Ogni nuovo metodo di input non solo ha portato a una rottura, ma anche a nuove piattaforme e nuovi modelli di business. Ogni nuovo “sling” ha fatto strage di una serie di aziende storiche. Siri costituirà la nuova interfaccia utente rivoluzionaria?