L’ultima ricerca comScore sul mercato mobile statunitense nell’anno che volte al termine non lascia adito a dubbi, anzi conferma il trend documentato da NPD. Apple e Google continuano la loro ascesa nel settore, seppur con accelerazioni nettamente differenti, alle spese di RIM e Microsoft.
Per quanto concerne i produttori hardware OEM, l’iPhone rappresenta l’11,2% degli smartphone in circolazione negli USA, passando dal 9,8% di abbonati dello scorso agosto al 10,2% di settembre per finire poi -per l’appunto- all’11,2% registrato a novembre, e con un picco proprio in prossimità del lancio di iPhone 4S che poi è l’iPhone più venduto di sempre. Va bene anche a Samsung, che ora possiede un quarto dell’intero settore, ma sul comparto software a fare veramente paura è Google e non poteva che essere così.
Con l’enorme disponibilità di terminali in circolazione e costi d’accesso alla piattaforma meno esosi, Android arriva a toccare il 46,9% di market share, praticamente metà dell’intera torta. Un fenomeno che subisce un’accelerazione sempre maggiore, proprio mentre BlackBerry continua la sua caduta libera scivolando al 16,6% rispetto al 19,7% di tre mesi fa (-3,1%), e i Windows Phone rasentano l’estinzione con il loro 5,2% di presenza sul mercato (-0,5%). Symbian perde lo 0,3, passando dall’1,8% all’a 1,5%: praticamente un fossile tecnologico.
Per contro, iOS guadagna 1,4 punti percentuali passando dal 27,3% di agosto al 28,7% di novembre. Un ottimo risultato, assolutamente in linea con le previsioni degli analisti e nonostante il periodo di forte cristi che sta condizionando la propensione europea agli acquisti e che soprattutto sta guastando le festività natalizie nostrane.