Dopo che la stessa sorte è toccata ad iPhone 6 Plus, anche l’iPad di quarta generazione è ufficialmente entrato nella lista dei prodotti vintage di Apple. Ecco cosa significa per gli utenti.
Disponibile solo in Nero e Bianco, nelle consuete versioni Wi-Fi e Wi-Fi+Cellular (LTE), iPad di 4a generazione era disponibile nei tagli da 16 GB, 32 GB e 64 GB. Aveva un Display Retina Multi-Touch LED da 9,7 pollici con risoluzione di 2048 x 1536 pixel a 264 PPI, chip dual-core A6X con grafica quad-core, una Videocamera FaceTime HD da 1,2MP, più un’altra Fotocamera iSight da da 5MP con Autofocus, rilevamento dei volti e diaframma con apertura ƒ/2.4.
Aveva ancora il tasto Home senza Touch ID e il minijack stereo; ma il vero elemento di novità era il connettore Lightning in sostituzione del vecchio Dock a 30 pin. Fu lanciato un po’ alla chetichella solo 7 mesi dopo l’arrivo di iPad 3, scontentando parecchi utenti.
E ora diventa formalmente obsoleto e significa che, al netto di eccezionali enclavi normative (tipo la California o al Turchia), Apple in generale non offrirà più supporto tecnico, né componenti di ricambio per questi dispositivi. Eventuali riparazioni, dunque, andranno fatte col fai-da-te o nei negozi indipendenti, spesso con parti di ricambio non originali o usate.
Fu presentato nel 2012 da Tim Cook, come il “primo iPad della storia con display Retina” assieme ad iPad mini. Di default montava iOS 6 ed era compatibile con Siri, l’assistente virtuale di Apple introdotto per la prima volta con iPhone 4S. L’ultimo aggiornamento installabile è iOS 10.3.4. Il supporto software è dunque cessato a giugno 2017, quando Apple -sul palco del WWDC 2017- annunciò iOS 11.