Aggiornamento delle 16:30.
Il reporter di Bloomberg che parlava di vendite fiacche per iPad mini ha preso una sonora cantonata, almeno così sostiene il CEO di Pegatron in una nota recentemente inviata alle agenzie di stampa. Stamattina si era sparsa la voce il noto partner asiatico di Cupertino avesse registrato una sostanziale contrazione degli ordinativi dovuta per lo più ai tablet mignon di Cupertino. Si era parlato addirittura di un 25-30% di fatturato in meno rispetto al trimestre precedente; non proprio bruscolini, quindi.
In realtà, il CEO della società Jason Cheng ha sottolineato l’inconsistenza della notizia. Perché se da una parte è vero che la divisione elettronica di Pegatron sta assistendo ad un ridimensionamento del proprio business, dall’altra la correlazione del fenomeno con l’iPad mini sarebbe basata su congetture errate. Lo ha spiegato a chiare lettere Cheng in una mail inviata a Fortune, che recita:
Dopo il meeting, un giornalista di Bloomberg mi si è avvicinato, cercando di ottenere numeri su qualche specifico prodotto. Ho rifiutato chiaramente di commentare su prodotti specifici o clienti […]. Le parole che ho pronunciato e che sono state riportate nell’articolo, tuttavia, […] non avevano niente a che vedere con prodotti specifici.
E per meglio chiarire il concetto, aggiunge che “non c’è stata alcuna indicazione o suggerimento relativo ad un cliente o prodotto specifico.” Il che ci riporta alla mente le parole di Tim Cook, quando ammoniva proprio su queste genere di pericoli. Le voci che circolano nelle catene di montaggio, spiegava tempo addietro, rappresentano solo una delle sfaccettature di una realtà infinitamente più grande e complessa; credere ai rumors, dice l’iCEO, è come distillare l’andamento generale da un particolare. E questo è metodologicamente sbagliato, d’accordo: però, l’esperienza ci ha insegnato pure che 10 rumors fanno quasi una certezza. E pure questo è un dato di fatto.
iPad mini, vendite fiacche questo trimestre secondo Pegatron
Pegatron, il produttore da cui dipende una generosa fetta della produzione di iPhone 4S ed iPad mini, afferma che il proprio giro d’affari sull’elettronica calerà del 25-30% rispetto al trimestre precedente, trainato principalmente dal calo della produzione di iPad mini. Il declino, tuttavia, è “causato dalla domanda, visto che i prezzi sono rimasti stabili;” anzi, secondo il CEO della società Jason Cheng, “tutto quel che poteva andar storto sta andando male,” e “non soltanto per i tablet, ma anche per gli e-book e le console.”
Sull’argomento, Bloomberg scrive infatti:
L’iPad mini è responsabile di più di metà del fatturato in elettronica di consumo di Pegatron, mentre all’iPhone 4S si deve la maggior parte delle vendite della divisione telecomunicazioni, ha affermato Cheng.
“Questo è un picco molto più grave di quel che ci saremmo aspettati” […]. “Abbiamo forti indicatori dalla catena delle forniture che indicano un calo della domanda di iPad mini quantificabile tra il 20 e il 30% rispetto al primo trimestre, contro il 15% stimato in precedenza.”
Una visione che combacia con quella più generale tratteggiata da Apple stessa. Durante la presentazione degli ultimi risultati fiscali, è stato delineato per il trimestre che termina a giugno un fatturato di circa 33,5-35,5 miliardi di dollari, cioè un range inferiore del 20% rispetto al trimestre precedente.
Uno stallo che può dipendere da una miriade di fattori, crisi compresa. Anche se è possibile che gli utenti abbiano messo in standby la carta di credito in attesa dei nuovi modelli. I rumors, infatti, concordano tutti con l’inizio della produzione degli iPad mini Retina a giugno di quest’anno, con consegna a settembre. Il vero upgrade, tuttavia, arriverà solo a inizio 2014, quando -oltre al display- verrà aggiornata anche la componentistica interna.