L’iPad non è solo social network, business e videogame. Può migliorare la vita di tante persone in difficoltà, come rivela lo studio di JD Supra che rivela come il tablet di Apple sia utile per i bambini affetti da disturbi come la paralisi celebrale.
Con a disposizione circa 40 mila applicazioni, i pazienti disabili possono rendere più semplice la loro vita e quella dei genitori, insegnanti, terapisti. Ciò che realmente fa la differenza è proprio l’interfaccia touch, come avevamo visto tempo fa per OneVoice, facile da usare e che mette meno a disagio il paziente, non costringendolo più ad utilizzare strumenti particolari.
Un esempio è il caso di un bambino affetto proprio da paralisi celebrale infantile:
Noah Rahman è un piccol opaziente di tre anni affetto da paralisi celebrale le cui capacità motorie si sono sviluppate da quando ha iniziato a lavorare con un iPad. All’età di due anni le facoltà di linguaggio e cognitive di Noah erano indietro di un anno rispetto ai coetanei ed ora è alla pari.
Cinicamente si potrebbe pensare a una sorta di promozione del tablet di Apple, tutto ciò è a mio avviso da considerare come un considerevole passo avanti nella medicina grazie a strumenti alla portata di tutti come un iPad che con la propria facilità di utilizzo migliora la qualità della vita di chi ha difficoltà.
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