La nuova versione del sistema operativo di iPhone – soprannominata da Apple 2.0 ma che in effetti corrisponde alla 1.2 – potrebbe presto finire nei canali del p2p e raggiungere il pubblico grazie al lavoro di un team di hacker che ha fatto da apripista.
Ufficialmente, tale aggiornamento è esplicitamente rilasciato per i soli scopi di sviluppo e test del software, fino alla versione definitiva che invece sarà general purpose. Per di più, la documentazione ufficiale minaccia:
…sarete obbligati a installare le nuove versioni del software a mano a mano che si renderanno disponibili per tutto il periodo della beta. La mancata installazione dell’ultima versione porrà – dopo un tempo predefinito – il dispositivo in stato di disattivazione. L’aggiornamento alla versione più recente riattiverà il dispositivo così da poter continuare lo sviluppo.
Inoltre, Apple dice che l’installazione di software pre-release su iPhone non registrati renderà il telefono inutilizzabile. O almeno così sarebbe se non fosse che un team di hacker ha scoperto un metodo per superare tutte queste limitazioni grazie ad alcune falle presenti nel bootloader di iPhone ed iPod Touch.
In sostanza, grazie a queste informazioni, si dovrebbe poter (condizionale d’obbligo) modificare il file di installazione del firmware 1.2 preattivandolo e applicando il jailbreak a monte, il che dovrebbe anche proteggere gli iPhone non autorizzati dal meccanismo di protezione e dalla necessità di aggiornamento.
Ci si aspetta che il firmware “modificato” raggiunga il pubblico questo weekend. Staremo a vedere.
[Via iPhone Atlas]