Dopo il rilascio del cosiddetto Pwnage Tool 2.0, a distanza di un giorno, alcune cose saltano all’occhio. Il software non è maturo come si sperava e l’approccio del Dev Team è diventato oggetto di qualche aspra critica: non sarebbe un vero e proprio “sblocco”, quanto piuttosto un custom firmware. E nel mentre, i possessori dell’iPhone di prima generazione si domandano se a loro convenga o no aggiornare.
Di certo, dopo aver seguito le procedure di pwning sul proprio iPhone, troppi utenti lamentano problemi simili. Mail va in crash, ad esempio, ed Edge risulta irrimediabilmente compromesso. Come era lecito aspettarsi, stanno anche emergendo le prime soluzioni a questi problemi di gioventù, e non ci vorrà molto perché vengano implementate direttamente nel software. Molti sconsigliano di ripristinare il backup eseguito automaticamente da iTunes e impostare un nuovo iPhone. Questa è un’altra complicazione, perché implica la perdita dell’archivio SMS, delle parole imparate e così via. Senza contare che molti – per scarse capacità tecniche o per inefficacia del Pwnage Tool, va’ a saperlo – hanno trasformato i propri iPhone o iPod Touch in un inutile iBrick.
Il gruppo italiano Dark Apples, di cui abbiamo già parlato in altre occasioni, non usa mezzi termini e accomuna la tecnica usata dal Dev Team a quella del dottor Victor von Frankenstein. In particolare sostiene:
Quelli del Dev/Team non hanno crackato nulla. Il loro “custom firmware” è fatto con pezzi delle vecchie beta, patch alla baseband e al Kernel, un sano Pwning e poi hanno ricompilato qualche applicazione esterna – Cydia compreso – per il nuovo framework della 2.0 (sempre beta).
No, non ci siamo. Quello che il Dev/Team stà per rilasciare non ha NULLA a che vedere con la 2.0. E inoltre il loro “Frankenstein” non si è ancora scontrato con AppStore, MobileMe, Exchange e i Push Notification Server. I ragazzi del Dev/Team lo sanno, e stanno aspettando anche loro. Così come sanno che se passeranno indenni ai servizi certificate-driven non sarà merito loro ma semplicemente di Apple che ha deciso di farli passare.
A questo punto viene da chiedersi se sia davvero conveniente praticare il Pwnage, soprattutto a questo stadio di sviluppo e considerato che Installer.app 4.0 non è ancora disponibile per il nuovo firmware. Resta quindi in auge il consiglio già dato: conviene aspettare una settimana, se non due, e leggere il più possibile guide e forum, così da trovare consigli e indicazioni. Certamente, per allora le procedure ed il software avranno raggiunto un grado di affidabilità molto elevato.