C’è un uomo che si chiama Tom Dickson e ama ridurre in polvere qualsiasi cosa con il proprio frullatore. Poiché trita ogni gadget tecnologico, Dickson non poteva non dedicare la sua ultima “fatica” all’iPhone 3G.
Dato che il video si conclude con la conchiglia dell’iPhone 3G ancora (in parte) integra, i ragazzi di Macenstein avanzano la possibilità che la “scocca” posteriore, anche se apparentemente più facile da rompere, sia ben più resistente di quella del modello precedente di metallo. La resistenza potrebbe essere data da un brevetto (numero 20060268528) del materiale ibrido di cui è costituita la conchiglia posteriore, in aggiunta ad un sottile strato di silicone per “evitare rotture e proteggere la conchiglia da torsioni e urti indesiderati”.
A confermare la maggiore resistenza dell’iPhone 3G viene in aiuto anche il video di PcWorld USA che sottopone a differenti stress il device: dalla simulazione di una tasca, ai tentativi di graffio con le chiavi, passando per l’immersione “indesiderata” nel latte, sino alle continue cadute sull’asfalto. In tutte queste occasioni il dispositivo sembra rispondere decisamente bene.