Chi pensava che la “s” nel brand iPhone 3GS sottintendesse speed in tutte le funzionalità del telefono dovrà ricredersi: sebbene la velocità di download sia sensibilmente migliorata, quella di upload risulta invece artificiosamente limitata.
Dal punto di vista del mero download, infatti, se iPhone 3G supportava i 3,6 Mbps della prima revisione di HSDPA, con iPhone 3GS raggiungiamo i 7,2 Mbps massimi teorici permessi su alcune delle nostre reti, in particolare con 3 Italia e Tim.
Il problema, tuttavia, sta nel fatto che per l’upload Apple non abbia implementato HSUPA, uno standard che negli USA AT&T sta faticosamente adottando e che in Europa è già presente da un pezzo, il quale avrebbe permesso velocità di upload a 1,4 e 1,9 Mbps. A riprova di ciò, è sufficiente condurre qualche personale test di velocità, per rendersi conto del fatto che l’upload non supererà mai i 384 Kbps neppure in condizioni ottimali.
E’ curiosa la scelta di Cupertino, soprattutto se consideriamo che una delle caratteristiche più pubblicizzate del nuovo iPhone consiste proprio nella possibilità di eseguire riprese video ed inviarle su piattaforme come Youtube o Mobile Me. Forse, è un modo per centellinare la tecnologia ed avere qualcosa di nuovo da aggiungere nella prossima generazione di iPhone (dopotutto, è evidente che l’aggiornamento dei telefono avviene più frequentemente dell’aggiornamento dell’intera rete d’un carrier), o forse è un piccolo favore ad At&T alle prese con cronici problemi di saturazione del network. Ai posteri l’ardua sentenza.