A distanza di quasi tre anni dal suo debutto, l’iPhone 4 diventa oggetto di una imponente Class Action negli Stati Uniti, depositata da una donna di Los Angeles -tale Debra Hilton- presso la Corte del Distretto Nord della California. L’accusa è piuttosto secca: Apple avrebbe commercializzato telefoni col pulsante di accensione difettoso e, pur sapendolo, non ha fatto nulla per impedire o riconoscere il disagio dell’utenza.
Stando all’impianto accusatorio, infatti, la debolezza del design fa sì che il cavo di connessione del pulsante alla scheda logica si rompa grossomodo allo scadere dell’anno di garanzia concesso dal produttore, in barba ai proclami che dipingevano lo smartphone come un “un’innovativa meraviglia della tecnologia.” E lì inizia l’incubo, perché l’iPhone non può più essere spento o acceso in libertà.
A riprova della diffusione del problema, la Hilton ha accluso agli atti le centina di segnalazioni a riguardo, registrate sui forum del supporto Apple. Viene perfino menzionato il video su Youtube di un sedicente tecnico che mostra come riparare al danno col fai-da-te, aggiungendo tra l’altro che il difetto è molto diffuso sui modelli rilasciati nel 2010.
Il thread citato conta al momento oltre 820.000 visite e quasi 500 post spalmati su 31 pagine. Un’incidenza tutt’altro che marginale, e molto proficua per Cupertino visto che ogni riparazione fuori garanzia in un centro autorizzato costa la bellezza di 149$.
La Hilton pretende un risarcimento dai 5 ai 15 milioni di dollari per tutti quelli che hanno acquistato un iPhone 4 da Apple stessa o da AT&T, oltre al riconoscimento delle spese legali e allo stop delle vendite delle unità difettose.