Negli Stati Uniti c’è addirittura chi ci scherza sopra, alcuni fanboy sono depressi ed il motivo è che ormai sanno praticamente tutto del nuovo iPhone 5. I keynote della Mela sono attesi dai fanboy con la stessa trepidazione con la quale i bambini aspettano Natale, ma anche quest’anno le sorprese non mancheranno.
E’ vero, sappiamo ormai molte cose sul nuovo iPhone 5, dall’aspetto esteriore alle principali caratteristiche tecniche, così come conosciamo le principali novità di iOS 6, ma ciò non vuol dire che sappiamo tutto. Sappiamo ad esempio che probabilmente verrà adottato il nuovo processore Apple A6, ma non ne conosciamo le caratteristiche, sappiamo che iOS 6 gestirà automaticamente la nuova risoluzione del display, ma non sappiamo quali altre mirabolanti funzionalità offrirà, così come lo scorso anno nessuno aveva immaginato le incredibili conversazioni con Siri.
Sappiamo che si chiamerà iPhone 5, anche se è il sesto iPhone prodotto da Apple, questo perché l’iPhone 3G dal punto di vista hardware è identico all’iPhone di prima generazione, stesso processore, stessa RAM, stessa fotocamera, ad eccezione ovviamente del modulo 3G. Le successive generazioni di iPhone sono state identificate in iOS con una numerazione progressiva, fino a giungere alla 5.1 dell’iPhone 5, e ad ogni generazione è corrisposto un incremento dei megapixel della fotocamera posteriore, 2 per iPhone 3G, 3 per iPhone 3Gs, 5 per iPhone 4 ed 8 per iPhone 4s.
Per quanto riguarda l’iPhone 5 nessuna immagine e nessuna indiscrezione è trapelata sulle caratteristiche della fotocamera posteriore, sebbene tutti diano per scontato un incremento della risoluzione sappiamo benissimo che il numero dei megapixel non è tutto, contano anche la tecnologia del sensore, la luminosità delle lenti, il sistema di autofocus e sopratutto il sistema di stabilizzazione.
Steve Jobs diceva di voler rivoluzionare il mondo della fotografia, non sappiamo bene cosa avesse in mente, ma una funzionalità che qualsiasi utente vorrebbe è poter scattare foto che non siano mosse o sgranate quando c’è poca luce e riprendere video che non risultino tremolanti.
Per evitare l’effetto mosso nelle fotografie l’unico modo è ricorrere ad un cavalletto, sopratutto in condizioni di scarsa illuminazione, mentre per rendere fluide le riprese video occorre utilizzare una steadycam, due attrezzature che per quanto piccole non sono certamente pratiche e sempre a portata di mano.
Da circa un anno Sony ha introdotto un nuovo sistema di stabilizzazione per videocamere chiamato Balanced Optical SteadyShot, nel quale tutta l’ottica, compreso il sensore di immagini, vengono costantemente bilanciati tramite dei giroscopi, in modo da realizzare delle riprese fluide, più stabili di 13 volte rispetto ad un normale stabilizzatore ottico.
Questa sorta di steadycam integrata nel videocamera è apparsa fin subito come un’innovazione molto utile e promettente, ma mai ci saremmo immaginati che una simile tecnologia potesse essere trasportata in così breve tempo all’interno di uno smartphone, come ha fatto Nokia con il suo nuovo Lumia 920.
Nonostante la figuraccia del marketing Nokia che ha realizzato degli spot fasulli, nei quali non veniva utilizzato il Lumia 920 per scattare le foto o riprendere i video, le immagini scattate al buio da The Verge mostrano come l’innovativo sensore stabilizzato di Nokia sia in grado di evitare l’effetto mosso e di scattare foto luminose e non sgranate anche al buio, potendo mantenere l’otturatore aperto per tutto il tempo necessario, ma anche le riprese beneficiano dello stabilizzatore ottico come visibile in questo video.
Sarebbe bello se anche l’iPhone 5 disponesse di un simile sistema, magari implementato ancora meglio, ma in ogni caso questo è solo un esempio di come in realtà certe funzionalità non siano poi così scontate e prevedibili.