Da diversi mesi molte indiscrezioni affermano che il nuovo iPhone 5S sarà dotato di un sensore di impronte digitali posto proprio sotto il classico tasto home. Recentemente queste indiscrezioni sono state confermate dalla scoperta in iOS 7 di alcune funzioni che supportano proprio questo tipo di sensore.
Geppy Parziale, un esperto di autenticazione biometrica che lavora per InvasiveCode, ha scritto un articolo nel quale descrive la tecnologia alla base di questi minuscoli sensori.
In particolare Parziale descrive i problemi legati al riconoscimento delle impronte che dipendono da tutta una serie di fattori:
La tecnologia di base utilizzata per la fabbricazione dei sensori può introdurre rumore ed errori sull’immagine dell’impronta digitale catturata, influenzando il riconoscimento fino al punto che potrebbe essere continuamente rifiutato dal sistema (falso rifiuto) o a qualcun altro potrebbe essere concesso l’accesso al sistema al posto vostro (falsa accettazione).
Diventa così molto critico produrre in milioni di esemplari un sensore che funzioni bene, così come è importante che il software sia sufficientemente intelligente da riconoscere adeguatamente le impronte digitali limitando al massimo gli errori.
Tuttavia la sfida che si è posta Apple appare ancor più complessa se si considera il tipico utilizzo di uno smartphone:
Nella vita di tutti i giorni le cose vanno ancora peggio. Di solito si utilizzano le mani per compiti diversi e di solito si toccano diversi tipi di materiali. Piccole porzioni di oggetti che si toccano si accumulano sulla pelle delle dita. Quando si tocca il sensore di impronte digitali, si depositano questi materiali sulla sua superficie. Inoltre, la pelle produce sudore (una combinazione di acqua e vari tipi di sali) e il sebo (una sostanza oleosa / cerosa che il nostro corpo produce). Quando si tocca la superficie di un sensore di impronte digitali, il mix di sudore, sebo e qualsiasi sostanza accumulata durante le attività quotidiane diventa una combinazione killer per la superficie del sensore ed accelera la distruzione della sua superficie … Se si cercano le specifiche di un dispositivo di impronte digitali CMOS, si trova un numero che rappresenta la durata del dispositivo. Quel numero esprime il numero di tocchi (prima che muoia del tutto). Tale numero viene fornito in condizioni ideali di utilizzo e in un ambiente operativo normale di temperatura e umidità. Ma ricordate dove normalmente tenete il vostro iPhone. Lo tenete in una tasca “sporca”, lo si lascia su superfici diverse, e in ambienti umidi e caldi o freddi e asciutti. A volte l’acqua scende su di esso o si dimentica in macchina sotto il sole. Tutti questi fattori alterano le condizioni di lavoro della superficie del sensore e contribuiscono ad accelerare il processo di decadimento.
Apple avrà sicuramente preso in considerazione tutti questi aspetti per dotare il nuovo iPhone 5S di una funzionalità veramente innovativa.