iPhone 5S, recensioni positive su Fotocamera, Touch ID e iOS 7

Ora che iPhone 5s sta per lambire i mercati, sul Web esplodono le recensioni del nuovo telefono di punta con la mela. Ed è un tripudio di consensi su fotocamera, Touch ID e iOS 7.
iPhone 5S, recensioni positive su Fotocamera, Touch ID e iOS 7
Ora che iPhone 5s sta per lambire i mercati, sul Web esplodono le recensioni del nuovo telefono di punta con la mela. Ed è un tripudio di consensi su fotocamera, Touch ID e iOS 7.

Alla chiusura dell’evento Apple in cui sono stati presentati iPhone 5s e iPhone 5c, la mela ha fornito ad alcune testate delle unità di prova; e ora che l’embargo sulle recensioni è stato sciolto, sul Web fioccano le recensioni sul telefono di punta di Cupertino. E indovinate un po’: sono tutte entusiastiche.

Sulla fotocamera del gingillo, ad esempio, Walt Mossberg scrive:

Tutte le foto avevano leggermente più contrasto rispetto all’iPhone 5, e gli scatti a bassa luminosità avevano un aspetto nettamente meno slavato per merito del flash. L’app Fotocamera è stata migliorata con la nuova modalità Burst, […] e lo slow-motion […]. E tutto funzionava senza intoppi.

Su The Loop, invece, Jim Dalrymple enfatizza il supporto ai 64 bit e l’immediatezza del Touch ID:

Impostare un’impronta digitale è facilissimo: basta posare il dito sul pulsante Home e seguire le istruzioni a schermo. Il pulsante vibrerà quanto sta leggendo; sollevate il dito e poggiatecelo sopra di nuovo, e ripetete finché non finisce la procedura. Molto semplice.
I miglioramenti nella velocità sono qualcosa che ci aspettiamo con ogni nuovo prodotto Apple, ma l’iPhone 5s va ben al di là delle aspettative. Oltre al processore più veloce, il 5s è anche il primo telefono al mondo a 64 bit. Questi cambiamenti rendono il 5s il doppio più veloce dell’iPhone 5, ed è un incremento significativo.

TechCrunch affonda invece i competitor, concentrati su feature che sembrano feature e che alla fine si rivelano invece inutili orpelli da marketing, non-tecnologie:

Di primo acchito, è facile ridurre il sensore di impronte digitali ad una feature da “effetto wow” progettata per attirare l’occhio e poco altro. Ma non è questo. Il sensore, a differenza di altre discutibili tecnologie di smartphone recenti tipo il controllo oculare e i gesture senza tocco, non sembra un giocattolo o una demo. È un prodotto maturo che migliora realmente l’esperienza complessiva d’uso di un iPhone.

E su Engadget, Myriam Joire parla di “foto con più contrasto, con più dettagli, caratterizzate da colori più naturali e parecchio meno rumore.” Il giudizio è largamente positivo nel suo complesso:

Il 5s fa un ottimo lavoro nel riprodurre i colori, pur senza essere il più performante nella sua categoria. Non fraintendetemi, però: l’iPhone è stato -e continua ad essere- una eccellente fotocamera impugna-e-scatta. Magari non è la prima della classe, ma la stragrande maggioranza degli utenti ne resterà soddisfatta.

USA Today spera invece che Apple decida prima o poi di aprire agli sviluppatori le API dietro al Touch ID (cosa che secondo noi avverrà tra un annetto, quando la tecnologia sarà stata sufficientemente rodata e migliorata), e di innervarle più in profondità nell’OS. Magari con una feature di iOS 7 che è stata tagliata all’ultimo dalla Major Release:

La società ha anche ritardato il lancio di Portachiavi iCloud, che consente di conservare tutte le password Web sul Cloud. Per cui, in futuro si potrebbe utilizzare le impronte per autenticare l’immissione automatica delle password nei siti Web, rendendo il Touch ID perfino più potente.

La fotocamera, invece, garantisce risultati eccellenti in condizioni di scarsa luminosità grazie al Flash “True Tone” che bilancia in bianchi dosando la potenza dei due led. Il sistema, tuttavia, non è perfetto:

In generale ho ottenuto risultati ottimi con il flash, anche se ho notato che qualche volta ci vuole un secondo in più o giù di lì dal momento della pressione del pulsante virtuale allo scatto effettivo.

L’iPhone 5s sarà disponibile in alcuni paesi a partire da venerdì prossimo 20 settembre. Sfortunatamente, pare che le scorte iniziali siano ridotte all’osso, il che implica anche che molti dovranno attendere anche diverse settimane prima che gli venga consegnato.

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