[blogo-video provider_video_id=”X8kvzYBe-ghClGWxr” provider=”jwplayer” title=”iphone 5S il sensore di impronte Touch ID” thumb=”http://bvideo.blogo.it/thumbs/X8kvzYBe-720.jpg” url=”http://bvideo.blogo.it/players/X8kvzYBe-ghClGWxr.js”]
Il sensore di impronte digitali posto sotto il tasto home del nuovo iPhone 5s, il cosiddetto Touch ID, può essere aggirato utilizzando una tecnica già sperimentata con successo su altri tipi di sensori di impronte, nonostante Apple affermi che questo nuovo sistema sia più affidabile ed accurato di quelli utilizzati sui notebook.
Chaos Computer Club ha realizzato il video che vedete qui sopra nel quale viene illustrata solo la parte finale della tecnica per clonare le impronte digitali, che a quando pare può tranquillamente essere replicata a casa con dispositivi e materiali di utilizzo comune.
Prima di tutto occorre una foto ad alta risoluzione dell’impronta digitale che l’utente ha impostato sull’iPhone 5s. Quindi non c’è bisogno di tagliare il dito del malcapitato, ma non è poi così semplice ottenere un’immagine ad alta risoluzione del polpastrello di un ignaro utente.
Ecco come Chaos Computer Club descrive il procedimento:
In primo luogo, l’impronta digitale dell’utente viene fotografata con una risoluzione di 2400 dpi. L’immagine risultante viene poi ripulita, invertita e stampata a 1200 dpi con una stampante laser su un foglio trasparente impostando il toner con il massimo spessore.
Infine, un latte di lattice rosa o bianco viene fatto colare sullo stampo creato dal toner sul foglio trasparente.
Dopo l’asciugatura il sottile foglio di lattice viene sollevato dal foglio, alitato per renderlo un pochino umido e poi messo sul sensore per sbloccare il telefono.
Questo processo è stato utilizzato con perfezionamenti e variazioni minori nella stragrande maggioranza dei sensori di impronte digitali sul mercato.
Se quindi temete che qualcuno possa fotografare la vostra impronta digitale ed usarla per accedere al vostro iPhone 5s non vi resta che utilizzare un’altra parte del vostro corpo.