Con la prossima generazione di iPhone, Apple spariglierà le carte e introdurrà finalmente tagli più estesi di display; è una scelta che deve essere costata cara al management con la mela, soprattutto se consideriamo quanto hanno storicamente osteggiato i telefoni che “non si possono tenere con una sola mano” e usare con un solo dito. Evidentemente, si sono accorti che la tendenza sul mercato non è solo una moda passeggera ma un’esigenza ben radicata (eccezion fatta per il phablet usato come telefonino: non ce ne vogliano i diretti interessati, ma è una cosa davvero inguardabile, goffa come usare l’iPad per scattare foto).
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Il fatto è che su questo fronte, Apple è praticamente in ritardo rispetto ai competitor. Il mercato dei 5 pollici vale infatti non meno di 90 milioni di unità consegnate durante l’ultimo trimestre fiscale, e costituisce il segmento di mercato con la crescita più rapida in assoluto. Una consapevolezza che a Cupertino hanno maturato nel corso del tempo, e che è emersa in tutta la sua franchezza nel carteggio del processo Apple contro Samsung.
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Se vuole restare competitiva, in altre parole, la mela dovrà sporcarsi le mani, tornare sui suoi passi, e sbrigarsi a lanciare i nuovi iPhone. L’alternativa, si legge tra le righe in un recente studio di Canalys, è una lenta agonia:
Gli smartphone da 5 o più pollici sono cresciuti del 369%. Un tasso sostanzialmente superiore a quello del mercato nel suo complesso. A livello mondiale, rappresentano più d’un terzo delle consegne (34%), ma in Cina le percentuali raggiungono il 39%, e il 43% nell’area Asia Pacifico.
“Questo è ancora un segmento di mercato in cui Samsung regna, ma il trend è inequivocabilmente verso i 5” e più, e arriviamo almeno al 53% se consideriamo solo ai display maggiori di 5,5.
“I consumatori,” aggiunge Jessica Kwee di Canalys, “ora si aspettano che i dispositivi abbiano display più ampi, e l’assenza di Apple in questo mercato evidentemente non potrà durare a lungo.” Il problema, infatti, è che ampiezze dai 5 pollici in su sono presenti su quasi la metà degli smartphone (47%) con prezzo di vendita superiore ai 500$ senza vincoli contrattuali; quel che resta è costituito all’87% da iPhone. Ma gli equilibri potrebbero cambiare presto.
L’iPhone 6 dovrebbe arrivare a settembre, nel taglio più piccolo da 4,7″; quello più ampio e costoso da 5,5″, invece, lambirà i mercati in un secondo momento a causa di alcuni problemi di approvvigionamento della componentistica. Pare infine che la risoluzione dei nuovi gingilli arriverà a 1704 x 960 pixel.
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Qui di seguito trovate una Gallery che mette a confronto gli iPhone attuali con gli smartphone concorrenti. E oggettivamente, almeno a colpo d’occhio, il telefono con la mela sembra quasi appartenere ad un’altra epoca: quella dei display piccoli.
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