Alcuni annunci di lavoro pubblicati sul sito Apple rivelano che a Cupertino si studia il modo di implementare le funzionalità di Voice Over LTE (VoLTE) sui futuri iPhone e iPad. Questo protocollo è stato progettato per consentire di inoltrare comuni chiamate vocali sulle reti LTE di ultima generazione, il che si traduce in risparmi e ottimizzazione delle risorse per i carrier, e in maggiore qualità e velocità nell’instradamento delle chiamate per i consumatori.
Qualunque miglioria tecnologica è sempre gradita, ma il vero salto di qualità avverrà soprattutto per i carrier su reti CDMA, tipo Sprint e Verizon negli USA, poiché VoLTE permetterà loro di navigare durante le chiamate vocali.
In particolare, Cupertino è a caccia di un esperto di protocolli di telefonia mobile e di un Senior Baseband Audio Engineer; e per entrambe le posizioni è esplicitamente richiesta esperienza con VoLTE. LightReading, che per prima ha dato la notizia, scrive a riguardo:
Apple sta anche cercando un ingegnere senior baseband che lavori su una qualità audio “senza precedenti” per i suoi dispositivi, che adotteranno il codec di compressione del linguaggio Adaptive Multi-Rate Wideband (AMR-WB), che fa parte delle specifiche VoLTE. Questo ingegnere aiuterà ad “implementare, convertire e espandere i Vocoder AMR-WB, AMR-NB, CELP, EVRC-B, EVRC, EVS e il buffer di Jitter sui dispositivi mobili,” recita l’annuncio.
In Italia LTE è presente solo nei grandi comuni ma non sul territorio, quindi la cosa non avrà un impatto immediato sui nostri servizi; inoltre disponiamo già di reti 2G e 3G molto capillari (su cui passa il traffico voce), il che spiega il relativamente scarso interesse dei gestori nei confronti delle chiamate voce su 4G. Negli USA, i carrier principali hanno già annunciato piani di copertura, dando inizio ai test su strada; qui da noi, tolti gli esperimenti di Tim con HDVoice, in pratica di chiamate ad alta qualità neppure si parla.
Il supporto a VoLTE dovrebbe arrivare con iOS 8 e iPhone 6, il cui annuncio è previsto tra un paio di settimane; a livello puramente teorico, tuttavia, gli iPhone supportano questa feature dall’iPhone 5, il che implica anche che Cupertino potrebbe estenderne retroattivamente la compatibilità con un semplice aggiornamento software. Fiato sospeso fino al 9 settembre, giorno della verità.
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