All’evento di ieri sera, Apple ha presentato ufficialmente iPhone 6 e iPhone 6 Plus, due telefoni carichi di innovazione e molto più potenti rispetto alla generazione precedente. Ovviamente, chi sperava che un simile salto tecnologico arrivasse a buon mercato ha peccato di ingenuità: i nuovi gingilli di Cupertino costano cari, e per di più dicono pure addio al taglio intermedio da 32GB senza abbandonare però quello da 16GB (il che si traduce in maggiori introiti sull’entry level).
La situazione italiana
I prezzi nel nostro paese partono da 729€ ivate per la variante da 16GB, ma sfondano abbondantemente i 1.000€ per il modello di punta; una scaletta vertiginosa che rende l’iPhone 6 uno degli smartphone più costosi del mercato; e non è solo colpa della mela.
A peggiore ulteriormente il quadro c’è la trovata del nostro Ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, che ha portato ad un aumento vertiginoso delle tariffe legate al cosiddetto “equo compenso per copia privata.” Come noto, si tratta di un fastidioso balzello che serve a indennizzare autori ed editori dei mancati introiti derivanti dalla pirateria, come se tutti non facessimo altro che copiare film e canzoni. Viene applicato a prescindere su ogni CD, DVD, masterizzatore, telefonino, penna USB, PC, Tablet in commercio nel paese e ci costerà oltre 150 milioni di Euro l’anno.
La situazione all’estero
All’estero, invece, un po’ per la tassazione meno esosa e un po’ per altre dinamiche, i prezzi spesso sono molto più bassi. Negli USA, per gli iPhone 6 unlocked, senza vincoli contrattuali e senza VAT si arriva a questi prezzi:
iPhone 6 (16GB): 649$ (502€)
iPhone 6 (64GB): 749$ (580€)
iPhone 6 (128GB): 849$ (656€)
iPhone 6 Plus (16GB): 749$ (579€)
iPhone 6 Plus (64GB): 849$ (656€)
iPhone 6 Plus (128GB): 949$ (734€)
Ma il vero risparmio si fa a Honk Kong. A partire dal 19 settembre, iPhone 6 sarà disponibile a 5.588/6.388/7.188 HK$ (cioè 557/637/717€) per il modello da 16/64/128GB; l’iPhone 6 Plus da 128GB, invece, viene 8,088 HK$ cioè circa 807€. Sembrano prezzi più alti, ma a quelli statunitensi dovete aggiungere la VAT, che varia da Stato a Stato. In alcuni, tuttavia, è davvero molto contenuta: dipende da dove andrete in vacanza nei prossimi mesi.
Compatibilità con Tim, Vodafone, 3 (Aggiornamento)
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Per quanto riguarda la compatibilità coi carrier italiani, non dovrebbero esserci problemi col nostro paese, tanto più che i network LTE praticamente sono ancora un progetto in corso d’opera. A giudicare dalla pagina delle specifiche tecniche di iPhone 6, infatti, entrambi i modelli supportano le medesime reti; l’unica differenza apparente è che la variante CDMA di Verizon supporta anche il CDMA, oltreché UMTS/HSPA+/DC-HSDPA, GSM/EDGE e LTE.
Nella documentazione Telecom Italia sull’asta delle frequenze LTE, si legge chiaramente che in Italia si sta investendo in LTE FDD e TDD:
Con la Gara Frequenze di Settembre del 2011 TIM e Vodafone hanno acquisito la stessa quantità di banda LTE FDD (2 blocchi da 5+5 MHz a 800 MHz; 1 blocco a 1800 MHz e 3 blocchi a 2600 MHz. Wind si è aggiudicata blocchi a 800 FDD (di cui uno specifico, cioè adiacente al canale 60 del servizio televisivo) e 4 blocchi FDD nella banda a 2600 MHz (1 è specifico). Tre ha acquisito 1 blocco a 1800 MHz e 4 a 2600 MHz, FDD (2 blocchi da 5+5 MHz) e TDD (2 blocchi da 15 MHz).
Ciò in altre parole significa che, come ci suggeriva correttamente toshir8, non dovete prendere i modelli A1549 e A1522, preferendo a questi i modelli A1586 e A1524 di iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Trovate altre informazioni utili alla pagina del sito Apple dedicata a LTE.