[blogo-video provider_video_id=”b7Q1BHQfCwQ” provider=”youtube” title=”iPhone 6 Concept – OIS Camera” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=b7Q1BHQfCwQ”]
Una nota agli investitori pubblicata dalla KDB Daewoo Securities Research (qui in formato PDF) e ripresa da OLED-Display.net rivela quelle che dovrebbero essere le specifiche complete e definitive di iPhone 6. Ma l’impressione è che ci sia qualcosa che non torna.
Stando a quel che si legge, la prossima generazione di telefoni Apple sarà disponibile in due taglie, vale a dire con display da 4,7-4,8 pollici e un’altra da 5,5 pollici. E fin qui, niente di veramente nuovo. I due pannelli avranno una risoluzione rispettivamente di 1.920 x 1.080 pixel a 440 ppi e 2.272 x 1.280 pixel a 510 ppi, entrambi caratterizzati da tecnologia IGZO in luogo dell’LTPS usata negli smartphone presenti attualmente a catalogo.
Ciò rappresenterebbe una decisione poco plausibile, visto che LTPS offre una maggiore mobilità elettronica rispetto ad IGZO, e quindi un’efficienza superiore. In altre parole, il motivo per cui IGZO guadagna terreno sui tablet e sugli smartphone più ampi è solo per via delle difficoltà e dei costi legati alla produzione dei pannelli LTPS, che resta comunque la tecnologia di riferimento per i dispositivi high-end. Tutto può essere, per carità, ma il salto appare poco probabile.
Quanto al resto, iPhone 6 dovrebbe avere 2 GB di RAM (contro il singolo GB attuale), un nuovo chip A8, un’inedita opzione di storage a 128GB e una fotocamera frontale aggiornata da 3.2 Megapixel; quella posteriore, invece, resta a 8 Megapixel, visto che beneficerà di migliorie sul fronte dell’ottica.
A dire dell’analista, iPhone 6 sarà lanciato con iOS 7.2, ma anche questo punto appare un filo contraddittorio con quel che sappiamo finora. Storicamente, ogni nuovo iPhone è accompagnato da una Major Release di iOS, senza contare che mentre iOS 8 è già stato avvistato sui weblog dei siti Apple-centrici, di iOS 7.2 non si ha notizia.
La finestra prevista per il lancio di prodotto è indicata tra il secondo e il terzo trimestre fiscale dell’anno, cioè entro settembre così com’era ai tempi dei primi iPhone. È una possibilità di cui di discute da tempo, ma su cui non si hanno ancora riscontri in catena di montaggio. Insomma, i dubbi sono davvero tanti.