Annunciato il 15 ottobre scorso, il Nexus 6 fabbricato da Motorola per conto di Google presenta numerose novità dal punto di vista sia hardware che software e monta, nello specifico, il nuovo sistema operativo Android 5.0 Lollipop. Considerando la vicinanza del lancio del Nexus 6 con quella dell’iPhone 6 Plus, viene naturale raffrontare i due smartphone concorrenti, sopratutto dato che sono entrambi i più grandi nelle dimensioni del display (6” di diagonale per il Nexus e 5.5” per l’iPhone) rispetto alle altre opzioni offerte da Apple e Motorola.
Confrontando le caratteristiche tecniche, il Nexus 6 è sicuramente più “pesante” dell’iPhone 6 Plus con i suoi 3GB di RAM, la sua fotocamera de 13 megapixel e la CPU Qualcomm Snapdragon 805 Quad Core 2.76 GHz che supera di parecchio i pochi progressi mostrati dal processore A8 Dual-Core 1,4 GHz e il coprocessore M8 rispetto alla generazione precedente montata sull’iPhone 5S. Questo salto in avanti del hardware Google lo fa pagare, il Nexus 6 costa parecchio più caro rispetto alle precedenti versioni, cosa che ha fatto storcere il naso a più di un appassionato; il modello da 32 GB costerà infatti 649 euro mentre quello da 64 ben 699.00 euro. Il Nexus 5 da 16GB costava 349 euro e quello da 32GB a 399 euro al momento del lancio.
Però un confronto sulle sole caratteristiche tecniche non basta per parlare di un prodotto. Con un display da 6 pollici, il Nexus 6 è certamente il telefono più grosso mai prodotto per conto di Google e supera in dimensioni l’iPhone 6 Plus, l’ammiraglia del catalogo Apple. Ed è proprio un’analisi dei display dei due telefoni fatta da 9to5mac sottolinea la differenza di stile fra Apple e Motorola, oltre a mettere in evidenza quanto la casa di Cupertino è avanti sulla concorrenza nella concezione di un nuovo prodotto (anche se con caratteristiche tecniche meno buone).
Guardando la foto in alto, si nota che il Nexus è più grande dell’iPhone 6 Plus di 5 mm di largo e 6 di lungo, oltre ad essere meno sottile di 3 mm. Il display del Nexus appare però parecchio più grande di quello dell’iPhone, grazie ai tasti Home, Back e Menu di Android che permettono allo schermo di estendersi fino al bordo inferiore dello smartphone, mentre in quel punto l’iPhone ha il grande, unico, tasto Home.
Questa caratteristica sembra essere tutta a vantaggio di Google, però notiamo che la schermata termina circa allo stesso punto, lasciando uno spazio simile ai tasti, che siano riprodotti sullo schermo (per Android) o hardware nel dispositivo (per il tasto Home dell’iPhone). Questo vuol dire che la dimensione di schermo utile è la stessa per i due dispositivi. Inoltre, il tasto dell’iPhone ha anche un’altra funzionalità: ospita il Touch ID, il sensore di riconoscimento biometrico per sbloccare il dispositivo.
Riassumendo: i due smartphone hanno lo stesso spazio di schermo dedicato alle applicazioni e lo stesso spazio sul dispositivo dedicato ai pulsanti, però l’iPhone 6 Plus di Apple ospita, nello stesso spazio, il Touch ID, una funzionalità in più, senza rubare spazio allo schermo. Non è sempre vero che le caratteristiche tecniche, come lo schermo più grande dimensionalmente del Nexus 6 di Google, siano sempre un reale vantaggio per l’utente.
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