È da tempo che Apple lavora ad un display 3D per i suoi dispositivi mobili. Si parlava di questa possibilità già nel 2011, in occasione del debutto dell’iPad di terza generazione, ma ora all’orizzonte si prospetta molto di più. Non solo iPhone ma anche iOS farà un salto nella terza dimensione.
Secondo le fonti dell’Economic Daily News di Taiwan, Apple si sta preparando per introdurre un display tridimensionale senza occhiali sull’iPhone in arrivo l’anno prossimo. E non sarà una feature a sé stante, scevra di significato; per l’occasione Cupertino creerà un intero “ecosistema hardware e software 3D.”
D’altro canto, sottolinea il quotidiano, dall’iPhone 5 in poi viene impiegato un tipo di schermo estremamente compatto che sarebbe impossibile adattare allo scopo; questo implica dunque che la mela sarà costretta a cambiare completamente tipologia di pannello LCD, ed ecco perché starebbe già lavorando gomito a gomito col produttore TPK per i primi prototipi.
L’affidabilità dell’Economic Daily News è buona ma non inappuntabile; ci hanno preso, ad esempio, vaticinando i tre differenti tagli e le date di rilascio di Apple Watch, ma hanno preso una cantonata quando hanno sostenuto che l’iPhone 6 Plus avrebbe detto addio al brand “iPhone.” Tra l’altro, sono gli stessi secondo cui Apple sta per abbandonare l’iPad mini in favore dell’iPad Pro.
Nei prossimi mesi, avremo certamente più elementi per capire se questa volta hanno ragione o meno; di sicuro, a Cupertino stanno esplorando da tempo le possibilità del 3D. Un paio di anni fa hanno assoldato legioni di ingegneri per mettere a punto un fantascientifico 3D stereoscopico su iOS capace di emulare la terza dimensione tracciando gli occhi dell’utente; ma ci sono anche molti brevetti sui display 3D e perfino gesti tridimensionali.
E in effetti un assaggio di tridimensionalità ce l’avete già oggi sui vostri dispositivi mobili. L’effetto di parallasse introdotto con iOS 7 che fa muovere lo sfondo in base alla posizione dell’iPhone o dell’iPad non è altro che il modesto frutto di queste ricerche. Il futuro, tuttavia, potrebbe risultare ben più rivoluzionario.