Negli ultimi tempi, Apple ha messo in campo una serie di interventi -tipo le app e i libri gratuiti, l’app Apple Store per iPad, il programma di permuta degli iPhone– per aumentare non soltanto la cosiddetta awareness dei propri brand ma anche e soprattutto le vendite di iPhone negli Apple Store. Fino a poco tempo fa, circa solo il 20% di tutti i telefoni con la mela venivano commercializzati attraverso i punti vendita Apple: tutto il resto passava dai partner commerciali, dagli operatori e dai negozi autorizzati, rei di trattenere per sé importanti percentuali sul fatturato.
Stando agli ultimi dati pubblicati da Consumer Intelligence Research Partners, tuttavia, la percentuale di iPhone acquistati direttamente negli Apple Store è passata a circa il 25% sul totale. Negli Stati Uniti, quindi, AT&T segue con il 21%, mentre e Verizon col 18% degli acquisti; a Best Buy è imputabile il 13% sul totale, mentre Sprint, Amazon e tutti altri si contentano di un misero 5% ciascuno.
Ciò significa in altre parole che i carrier rappresentano ancora una componente irrinunciabile non soltanto per Cupertino ma anche per i competitor: in generale, rappresentano il luogo prediletto in cui gli americani comprano nuovi cellulari.