Come ben sappiamo l’avvento e lo sviluppo dei dispositivo mobile, soprattutto gli smartphone, hanno cambiato il volto non solo della comunicazione verbale e quella testuale bensì anche di quella multimediale.
Le capacità fotografiche di quelli che per molte persone sono ormai dei compagni di vita sono uno degli aspetti di uno smartphone a cui i produttori apportano costanti miglioramenti; fotocamere che non solo consentono di immortalare vari momenti della propria giornata ma che talvolta divengono potenti strumenti per composizioni artistiche amatoriali o addirittura professionali.
Tra tutte quelle appartenenti ai vari dispositivi attualmente esistenti in commercio, la fotocamera degli iPhone è indubbiamente una delle più elogiate. Apple dal canto suo è intenzionata a far mantenere questo status al proprio pupillo ed un recente ritrovamento indica l’esistenza di una nuova funzionalità in via di sviluppo.
Uno dei brevetti di Apple, rinvenuto da Apple Insider e pubblicato poche ore fa dal ben noto organismo americano, U.S. Patent & Trademark Office, descrive un sistema per ottenere foto a “super-risoluzione” con la fotocamera di un dispositivo come l’iPhone. Il sistema prende il nome di “Super-resolution based on optical image stabilization” e descrive già nel titolo le possibilità che offre.
La funzionalità presentata dal brevetto si basa sull’acquisizione di numerosi scatti fotografici ottenuti grazie alla fotocamera ed al sistema di stabilizzazione OIS, frames che vengono poi uniti a livello software per creare una foto ad alta densità. In particolare, quanto a componenti, viene fatto riferimento a una fotocamera, un attuatore per il posizionamento OIS, un sensore per il posizionamento, un sensore inerziale, un processore OIS ed un motore per la super-risoluzione. Un processore centrale come l’A7 si occuperebbe di gestire tutte le informazioni inerenti.
La suddetta funzionalità potrebbe essere aggiunta ad un dispositivo come l’iPhone tramite software eliminando la necessità di aumentare i megapixel del sensore.
Naturalmente trattandosi di un brevetto è ancora impossibile dire se Apple ne farà davvero uso.
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