Aggiornamento del 27 marzo 2014, a cura di Carlo
Tra tutte le caratteristiche di cui si sente parlare tra le varie indiscrezioni, e che ormai aspettiamo di trovare nella prossima generazione dei dispositivi Apple, quasi sicuramente quella più ripetuta è la presenza di una display in vetro di zaffiro che costituirà il nuovo materiale per la copertura di iPhone e iPad (e probabilmente non solo questi).
La società di Cupertino ha dimostrato un notevole interesse per questa nuova applicazione di una tecnologia che già da tempo rientra nella creazione di alcuni dei dispositivi mobile di fascia più alta. Un nuovo brevetto, pubblicato di recente dal United States Patent & Trademark Office, illustra una delle possibili evoluzioni nell’uso di questo materiale, avvallando la tesi del suo utilizzo nella produzione dei prossimi iDevices.
Il Gorilla Glassi di Corning a quanto pare ha perso la “gara” per far parte della produzione degli iPhone, sostituito dal molto più resistenze vetro di zaffiro che verrà fornito da GT Advanced technologies. Il brevetto rinvenuto da AppleInsider, intitolato “Oleophobic coating on sapphire”, illustra alcuni metodi per riprodurre sullo zaffiro lo stesso tipo di copertura oleorepellente (anti-impronte), utilizzata a partire dall’iPhone 3GS.
Naturalmente applicare tale copertura ai due differenti materiali richiederà procedure differenti che risultano più complesse nel caso dello zaffiro. Una delle soluzioni proposte nel brevetto è la creazione di uno strato di transizione tra lo zaffiro e la copertura che renda il prodotto finale uniforme conservando le proprietà di resistenza del materiale originale. Tra le altre idee illustrate compaiono anche alcuni metodi per applicare una copertura idrorepellente.
Non si tratta ovviamente di una conferma ufficiale dell’arrivo del vetro di zaffiro nei prossimi iPhone ma il documento, depositato a Settembre 2013, indica un certo impegno nel perfezionare questo tipo di materiale da parte di Apple che non ha intenzione di perdere tempo.
Brevetto Apple mostra un estensivo uso dello zaffiro nei futuri iDevices
[img src=”https://media.melablog.it/a/a3d/apple-brevetto-zaffiro.png” alt=”apple-brevetto-zaffiro” height=”350″ title=”apple-brevetto-zaffiro” class=”aligncenter size-thumb_620x350 wp-image-127421″]
Non è sicuramente la prima volta che si sente parlare dell’utilizzo di un materiale come lo zaffiro nella costruzione dei moderni dispositivi mobile, di alcune delle loro parti almeno. Non è nemmeno la prima volta che Apple dimostra un evidente interesse per tale materiale, viste le sue ottime proprietà; senza troppa sorpresa, la società di Cupertino è al lavoro su diversi metodi per utilizzare lo zaffiro in maniera più diffusa ed incisiva nei suoi prossimo prodotti.
È questo che emerge nell’osservare alcuni brevetti recentemente rivelati e portati alla nostra attenzione da AppleInsider. Le documentazioni, pubblicate dal U.S. Patent and Trademark Office (USPTO) che si occupa appunto di rilasciare brevetti e marchi depositati, descrivono dettagliatamente alcune applicazioni e metodi di montaggio per il suddetto materiale.
[blogo-video provider_video_id=”A_Nr_0sThe0″ provider=”youtube” title=”MWC2013: New sapphire glass for smartphones resists scratches, impacts” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=A_Nr_0sThe0″]
Tra i più importanti l’utilizzo del corindone come copertura per lo schermo, al posto di soluzioni come il Gorilla Glass (attualmente quella più diffusa), renderebbe la parte frontale del dispositivo molto più resistente agli urti ed ai graffi.
Il brevetto mostra diverse tecniche di ancoraggio e soluzioni per la posa dello zaffiro, indicando inoltre anche la possibilità di utilizzarlo nei socket per i processori, come sistema di dispersione del calore, grazie alle sue capacità conduttive paragonabili a quelle di altri metalli.
Apple, così come altri produttori, ha già fatto utilizzo di tale materiale come copertura per lo scanner di impronte dei più recenti iPhone o per l’obbiettivo della fotocamera ed ha già manifestato di volerlo utilizzare per i display firmando a questo scopo un contratto per quasi 600 milioni di dollari con GT Advanced Technologies.