Apple vuole che il vostro iPhone diventi molto più che un semplice telefono, ma addirittura la cartella clinica personale, con tanto di visite, risultati delle analisi, farmaci assunti e molto altro.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/144936/ios-8-creare-una-cartella-clinica-personale-nellapp-salute”]Ecco come creare un ID medico personale in iOS 8, 9 e 10. Basta aprire l’app Salute e seguire questi pochi passaggi.[/related]
[related layout=”right” permalink=”https://www.melablog.it/post/145464/app-store-debutta-la-nuova-sezione-app-per-la-salute”][/related]
Stando a quando riportato da CNBC, Apple ha predisposto un “team segreto” nella sua unità Salute a cui è stato dato il compito di contattare sviluppatori, ospedali e grandi gruppi dell’industria sanitaria, con lo scopo di creare una piattaforma comune basata su iOS.
In più, la mela sta lavorando gomito a gomito con gruppi tipo “The Argonaut Project” focalizzato alla creazione di uno standard aperto per le informazioni cliniche sui pazienti, e “The Carin Alliance” che invece si concentra sull’accesso facilitato dei pazienti ai loro dati. A Cupertino stanno perfino valutando una serie di acquisizioni strategiche nel campo:
Essenzialmente, Apple dovrebbe cercare di ricreare quel che ha fatto con la musica -rimpiazzare CD e MP3 sparsi con un sistema centralizzato di gestione in iTunes e iPod- in un panorama egualmente frammentato e complicato come quello dei dati sulla salute.
Una mossa simile rappresenterebbe una divergenza dalla strategia vista finora, focalizzata soprattutto su fitness e benessere.
E intendiamoci, la cosa è entusiasmante. Immaginate un futuro in cui possiate scaricare su iPhone la vostra cartella clinica con un tocco, e conservare lì tutti i parametri vitali, i farmaci, le operazioni, i consigli dei medici, gli allenamenti, i dati sull’alimentazione e lo stile di vita, e così via. Ciò a nostro modo di vedere costituirebbe un gigantesco passo avanti nella gestione della salute pubblica e personale, ma ad una sola condizione: che i dati siano davvero basati su standard aperti, e dunque importabili/esportabili a piacimento anche su altre piattaforme.