Alla fine Microsoft ha dovuto ammetterlo: Windows Phone è ufficialmente morto, fatto fuori per mano di iPhone e dei dispositivi Android.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/152442/windows-10-ovvero-5-modi-in-cui-microsoft-copia-apple”][/related]
Per anni si è sbracciata per raggiungere un punticino in percentuale di market share, e a nulla è servita l’acquisizione di Nokia, tant’è che nel 2015 Microsoft ha annunciato l’uscita dal mercato business. Quando poi perfino Bill Gates ha confessato di essere passato ad Android, tutti i pezzi del puzzle hanno iniziato a combaciare perfettamente.
La situazione era sotto gli occhi di tutti, ma ora giunge l’epitaffio formale. Con una serie di tweet, il vice presidente corporate della società Joe Belfiore ha infatti annunciato la fine degli sforzi di Redmond nell’hardware e nel software per smartphone. “Ovviamente continueremo a supportare la piattaforma con bugfix e aggiornamenti” ha spiegato, “ma aggiornamenti e nuovo hardware non costituiscono una priorità.”
[tweet content=””Abbiamo provato DAVVERO TANTO [Maiuscolo nell’originale, n.d.A.] a inventare sviluppatori di app. Abbiamo pagato, scritto app per loro, ma il volume d’utenza era sempre troppo rarefatto per rendere convenienti gli investimenti.””]
E intendiamoci, in una ipotetica scaletta assolutamente personale di usabilità e originalità, abbiamo sempre piazzato Windows Phone tra iOS (1o posto) e Android (ultimo posto), considerando quest’ultimo un pastrocchio poco intuitivo e decisamente poco sicuro. Ma alla fine, la scelta la fanno gli utenti, e un ecosistema senza app e servizi -per quanto ben fatto- resta inutile. E comunque, tutte le app di Microsoft esistono già per iOS e Android: anzi, spesso arrivavano prima sulle piattaforme concorrenti che sulla propria.
È notizia di questi giorni che il browser di Redmond, Edge, sbarcherà su iPhone e Android portando in dote sincronizzazione password, preferiti, libri e Elenco Lettura con Windows 10. Insomma, ora è davvero finita.