Sembrava una cosa fatta. Sulla scia delle pressioni fatte dalle compagnie aeree, la Federal Aviation Administration statunitense si era infine convinta di permettere ai viaggiatori l’uso dei dispositivi come iPhone e iPad durante tutte le fasi di volo, compresi decollo e atterraggio. Perfino l’Unione Europea si era dimostrata molto aperta sull’argomento, e oramai ci si aspettava un qualche cambiamento totale da un momento all’altro. E invece, ecco la doccia fredda: il Dipartimento dei Trasporti USA ha in programma di chiedere il blocco dell’iniziativa.
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Ad oggi, nel Vecchio Continente i vettori chiedono agli utenti di spegnere completamente i dispositivi elettronici durante decollo e atterraggio; negli USA, invece, già dal 2013 l’FCC ne aveva consentito l’uso purché se impostati in modalità aereo. Poi, ha iniziato a farsi strada perfino l’ipotesi di aprire alla ricezione o all’instradamento delle chiamate durante i voli, ed è lì che sono iniziati i problemi.
Lo ha rivelato il consigliere generale del Dipartimento Kathryn Thompson, durante un discorso tenuto presso l’International Aviation Club e ripreso dal Wall Street Journal:
Un portavoce ha confermato che il Dipartimento dei Trasporti sta mettendo a punto “un avviso di proposta di legge” che verrà pubblicato a dicembre. “A questo punto, non c’è una risoluzione definitiva” su come andrà a finire.
Tra l’altro, i vettori non sembrano molto contenti di un’apertura delle chiamate voce in volo, e dello stesso avviso sono anche diverse associazioni di consumatori. C’è il timore che una simile decisione, soprattutto se imposta dal governo centrale bypassando la discrezionalità delle singole società, possa portare a disordini di varia natura:
“Le compagnie aeree non acclamano granché la faccenda delle chiamate via cellulare durante il volo, e alcune hanno già affermato che le proibiranno comunque,” ha affermato Jeffrey Shane, consigliere generale dell’Associazione Internazionale Trasporti Aerei […]. Tuttavia, Shane ha aggiunto anche che alcuni vettori intendono esplorare la possibilità di introdurre modalità di chiamata nel rispetto dei viaggiatori, per esempio introducendo delle cabine insonorizzate o delle quiet zone sul velivolo.
Detta brutalmente, hanno paura che il volo diventi un gran casino, con trilli notturni e schiamazzi al telefono da una parte, e clienti che si lagnano per il caos dall’altra. A dicembre vedremo cosa accadrà, e soprattutto cosa decideranno di riflesso le autorità europee competenti in materia. Voi che ne dite: l’idea di poter telefonare e ricevere telefonate in volo vi stuzzica? Rispondete al nostro sondaggio.
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