In questi ultimi giorni c’è stato un rincorrersi forsennato di notizie riguardo lo sbarco nel vecchio continente di iPhone. Vediamo dunque di mettere insieme quello ciò che è confermato e ciò che è speculazione.
- iPhone arriverà in Europa ad ottobre. Vero, lo ha dichiarato lo stesso Steve Jobs, non specificando, tuttavia, le modalità precise del lancio.
- iPhone verrà venduto con un contratto anche in Europa. Vero, questa è l’intenzione di Apple, ma la refrattarietà dei carrier su questi contratti poco diffusi crea qualche difficoltà nelle trattative.
- iPhone sarà 3G. Vero. Il fatto che la prossima versione di iPhone sarà 3G è stato confermato dagli stessi vertici di Cupertino, ma non è stato precisato se in Europa verrà proposto il modello attualmente disponibile in USA o la nuova versione.
- iPhone sarà dotato di SIM-Lock. Vero. E’ molto probabile che gli iPhone venduti abbinati ad un contratto telefonico non possano essere usati con altre schede SIM.
- Tra i carrier europei di iPhone ci sarà O2. Falso, Telefonica, che controlla o2 ha smentito l’esistenza di contratti in essere con Apple per la vendita di iPhone.
- Tra i carrier europei di iPhone ci sarà Vodafone. Vero, o almeno probabile. Giungono conferme da molte fonti riguardo contatti avanzati tra Apple ed il carrier inglese per la distribuzione di iPhone
- iPhone verrà proposto in abbinamento ad un unico operatore. Falso, o almeno non confermato. Nessuno, infatti, ha mai detto che ci sarà un contratto di esclusiva con un solo carrier per paese. Questa è solamente una supposizione data dal fatto che negli USA Apple ha un contratto in esclusiva con AT&T.
- Apple arriverà in Italia solo in un momento successivo allo sbarco in UK, Francia e Germania. Falso. Si tratta di un rumor diffuso dal Financial Times e ripreso dai giornali italiani. Spesso queste cose accadono durante le trattative tra le aziende per operare pressione sulle controparti. Fonti di Apple Italia hanno confermato a mela|blog che l’intenzione di Apple è quella di effettuare un lancio comune in tutti i maggiori paesi della UE, e tralasciare i maggiori mercati della telefonia mobile come Italia e Spagna sarebbe una mossa totalmente illogica.