In molti hanno salutato la presentazione del nuovo iPhone di Apple prevedendo per il telefono targato Apple un successo analogo o per lo meno collegabile a quello che Steve Jobs ebbe quando presentò al mondo l’iPod.
Anche se il cellulare non sarà disponibile prima di qualche mese (Giugno in America mentre noi dovremo attendere purtroppo perlomeno Settembre) sono già incominciate le analisi su quello che sarà l’andamento di vendita e successo di tale dispositivo.
Ad un coro abbastanza corposo di elogi e lodi, c’è anche però chi non vede per l’iPhone un successo sicuro come per gli altri prodotti targati Apple presentati negli ultimi anni; si aggiunge a quest’ultimi John Dvorak, giornalista di PC Magazine, che in un articolo per MarketWatch invita Apple ad uscire quanto prima dal mondo dei telefoni per non aggiungere l’iPhone alla lista di prodotti flop che la società di Cupertino ha prodotto negli anni passati.
Queste le ragioni portate da Dvorak a supporto della sua tesi:
Apple è riuscita ad avere successo in passato in mercati che erano emergenti o in difficoltà; il caso più eclatante è stato ovviamente l’iPod: il mercato dei lettori MP3 era segmentato e confuso, con numerosi soggetti che producevano prodotti di bassa qualità non facendo nulla per promuoverli. Apple, in questo scenario, si è introdotta promuovendo i suoi prodotti di qualità con la pubblicità.
Un concetto semplice ma vincente, da cui il grande successo dell’iPod.
Nel mercato della distribuzione della musica online è successo, secondo Dvorak, qualcosa di simile: ancora un mercato in fase embrionale, confuso e fuori controllo, con molte tecnologie incompatibili tra loro. Apple ancora una volta ha trovato una soluzione lineare, legandola pesantemente al suo pubblicizzato iPod ed ha così ottenuto un grande successo.
Il mercato dei cellulari, continua Dvorak, è invece completamente differente: non è un mercato emergente, ma in corso di consolidamento con due soggetti dominanti, Nokia e Motorola. In questa fase di un mercato i margini sono incredibilmente sottili così che un nuovo soggetto non può provare a competere senza mettere in cantiere la perdita di molti soldi.
Inoltre, mentre Apple appare ovviamente molto competitiva dal punto di vista del suo marchio, non esiste alcuna evidenza circa le capacità relative ai tempi di aggiornamento dei futuri cellulari; i cellulari passano di moda così velocemente che a meno che Apple non abbia già predisposto una dozzina di varianti in cantiere, il suo cellulare sarà già passato di moda nel giro di tre mesi.
“Non c’è probabilità – continua il giornalista – che Apple possa riuscire in un mercato così competitivo. Anche in un mercato dove era un vero pioniere, il personal computer, ha dovuto competere con Microsoft e aggiudicarsi alla fine soltanto una percentuale del mercato del 5% e mentre la sopravvivenza nel commercio dei PC conta sui buoni margini, quei margini non possono esistere nel commercio dei cellulari per più di 15 minuti. ”
È da notare infine come Microsoft stessa ha mostrato evidenti difficoltà nel tentativo di entrare in un segmento secondario del mercato dei cellulari con il suo sistema operativo mobile.
Quello che Apple rischia è la reputazione come azienda “hot” che non può fare errori.
Drastica infine la soluzione che Dvorak individua come salvagente per Apple.
“Apple se si muoverà in maniera astuta denominerà l’iPhone “un progetto di riferimento” e lo passerà ad altri. A quel punto potrà lavarsi le mani per i futuri fallimenti del mercato. Dovrebbe farlo subito, prima che sia troppo tardi. Samsung Electronics potrebbe essere un buon candidato. Altrimenti il mio consiglio è: copritevi i vostri occhi. Non vi piacerà quello che vedrete.”
Giugno è dietro l’angolo, vedremo chi avrà ragione.