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In queste ore, Apple ha chiesto ai produttori partner di ridurre del 20% la produzione di componentistica dedicata ad iPhone X2 e iPhone X Plus. La volontà è di serbare un “approccio più cauto” e meno aggressivo rispetto a quello dell’anno scorso, ed eventualmente aumentare in corso d’opera i ritmi secondo necessità.
Il fatto è che, nel 2017, Cupertino aveva inizialmente piazzato ordini per 100 milioni di iPhone 8, 8 Plus e X, in previsione di vendite spumeggianti; in realtà, quel numero è poi stato ritrattato fino a 80 milioni di unità, ed è questo rallentamento che ha portato gli analisti a parlare di flop; un flop che in realtà non è tecnicamente avvenuto, visto che Apple ha registrato un nuovo record. Ma stavolta la mela vuole andarci coi piedi di piombo, tant’è che il Nikkei scrive:
“Apple è piuttosto conservativa in termini di ordini piazzati per i venturi iPhone di quest’anno” ha rivelato una delle quattro fonti della catena delle forniture. “Per i tre nuovi modelli nello specifico, la capacità totale pianificata potrebbe attestarsi al 20% in meno rispetto l’anno scorso.”
Questo significa che i nuovi telefoni saranno praticamente introvabili per mesi dopo il debutto, con lunghe code nei negozi e tempi di attesa infiniti per le consegne. Per questa ragione, Apple ha anche chiesto ai partner di “prepararsi prima quest’anno” in particolar modo per i modelli OLED, vale a dire iPhone X e iPhone X Plus; per il modello più economico, quello con form factor di iPhone X ma schermo LCD, invece, non dovrebbero esserci grosse difficoltà nell’approvvigionamento.
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