[blogo-video id=”210034″ title=”iPhone XR vs. Galaxy Note 9″ content=”” provider=”brid” video_brid_id=”” video_original_source=”” image_url=”https://s3.eu-west-1.amazonaws.com/video.blogo.it/thumb/spAHu0af-640.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”326927″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMjEwMDM0JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL21lbGFibG9nLmFkbWluLmJsb2dvLml0L3ZwLzIxMDAzNC8iIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgd2Via2l0YWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiBtb3phbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIGZyYW1lc3BhY2luZz0nMCcgc2Nyb2xsaW5nPSdubycgYm9yZGVyPScwJyBmcmFtZWJvcmRlcj0nMCcgdnNwYWNlPScwJyBoc3BhY2U9JzAnPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMjEwMDM0e3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18yMTAwMzQgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18yMTAwMzQgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
I test che avevamo visto finora mostravano sempre iPhone XS e iPhone XS Max in contrapposizione ai telefoni di punta della concorrenza; ma ci domandiamo: come si comporta invece il telefono di fascia media (“low cost” per gli standard Apple) a confronto con lo smartphone più caro che Samsung ha offrire? Il risultato è incredibile.
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La batteria di test è stata eseguita attraverso un pennino capacitivo controllato da un computer, il che significa che non ci sono rallentamenti né errori umani che possano inficiarne i risultati. Per lo più, l’esperimento consiste in operazioni che eseguiamo normalmente ogni giorno: cose come l’apertura di un’app, di un documento Word o l’applicazione di un filtro in Snapseed, per poi passare al compito successivo.
Nonostante un quantitativo di RAM molto inferiore (3GB contro 8GB), iPhone XR brucia la concorrenza, ottenendo sempre un punteggio pari o superiore a quello del Note 9. Una bella differenza, se consideriamo l’enorme divario di prezzo tra i due gingilli: 749$ per iPhone XR contro 1.249$.
Nel primo giro, quello di prima apertura delle applicazioni, l’XR se la cava meglio della controparte; il Samsung però guadagna terreno nel secondo round, quello di ri-apertura delle app dalla RAM. Lì la differenza la fa il quantitativo quasi triplo di memori a disposizione, che consente di conservare più app senza caricarle da zero. Il punteggio finale è praticamente pari ma solo per via di escamotage tecnico; altrimenti, non ci sarebbe storia.
Dopotutto, iPhone XR monta l’Apple A12, lo stesso chip che troviamo pure in iPhone XS e iPhone XS Max, il che lo rende eccezionalmente potente per la classe di dispositivi a cui appartiene.