La componente più costosa tra tutte è indubbiamente il display che da solo costa la bellezza di 80,50$, seguito dal chip A12 e modem che raggiungono ben 72$; lo storage -parliamo del modulo da 256GB- viene via a 64$, mentre la fotocamera ben 44$ e la scocca addirittura 55$.
Tutti i componenti di questo dispositivo risultano più costosi degli equivalenti su iPhone X, il che ha molto senso non tanto per il salto tecnologico in sé (è inevitabile che un modulo fotocamera di oggi costi come quella dell’anno scorso ma offra una qualità superiore), quanto per l’aumento delle dimensioni del dispositivo che lo rendono più ampio e pesante coi suoi 6.5″.
Per controbilanciare un’inevitabile lievitazione dei costi, Apple ha tagliato componentistica ovunque possibile per un totale di circa 10$ rispetto ad iPhone X; per esempio, sappiamo per certo che sono stati epurate alcune componenti dedicate al 3D Touch, pur senza che la feature venisse completamente rimossa come su iPhone XR.
Certo è che tutta questa tecnologia non è che Apple la regali. Un iPhone XS Max entry level costa esattamente 100€ in più rispetto alla versione da 5,8″, dunque la differenza c’è e si sente pure.
Ovviamente, si tratta di stime molto generiche che vanno prese per quel che sono: una mera indicazione dei costi industriali. In realtà è facile che Apple abbia strappato accordi migliorativi, forte del proprio potere d’acquisto. Inoltre, queste cifre tengono conto solo dei costi della componentistica: mancano ricerca e sviluppo, marketing, sviluppo software, distribuzione e fluttuazioni valutarie.