Una delle novità attese per l’evento Apple dello scorso primo settembre consisteva nell’allungamento delle anteprime fino a 90 secondi per tutte le canzoni dell’iTunes Store. Eppure l’annuncio a riguardo è stato taciuto, pare per un problema di licenze.
A raccontare cosa è accaduto ci pensa CNet. Dopo l’ok formale delle quattro principali major della musica e l’inesistenza di limiti espliciti a riguardo nel contratto con l’American Society of Composers, Authors and Publishers (ASCAP) , il raddoppiamento della durata delle anteprima sembrava cosa fatta. Evidentemente, però, qualcosa è andato storto e la nuova feature -che ha per scopo quello di far vendere più musica, ricordiamolo- è stata congelata:
I leader della National Music Publishers Association, la più grande associazione di editori musicali, ha informato Apple che non poteva offrire anteprime estese finché non avesse raggiunto un accordo con loro. Ma c’è di più. Alcune voci del settore affermano che Apple avrebbe tentato semplicemente di affrettare un accordo ritenendo la cosa erroneamente nelle sue mani, senza l’esplicita autorizzazione di tutte le parti coinvolte. Apple ha fatto chiaro che non intende pagare licenze per le anteprime.
E così, preoccupati dai rumors che circolavano per la rete, il giorno prima dell’evento quelli della National Music Publishers Association hanno fatto recapitare a Cupertino una missiva dal proprio studio legale in cui intimavano di evitare qualunque annuncio sulla questione, almeno fino a quando non si fosse raggiunto un accordo. Per ora, quindi, nulla di fatto. Ma è chiaro che, agendo di fatto in monopolio, sul fronte musicale Apple ha una potenza di fuoco che fa paura, e sarà interessante constatare chi l’avrà vinta alla fine, e dopo quanto tempo.