Mettendo da parte la questione dei sistemi di protezione antipirateria, i nuovi brani venduti sullo store musicale di Apple, denominati iTunes Plus, si differenziano da quelli venduti finora per un bitrate di codifica doppio: 256 kbps contro 128 kbps.
Questa novità ha, ovviamente, suscitato il plauso di moltissimi utenti ma è interessante scoprire qual è il parere di un audiofilo, ovvero un appassionato dall’orecchio fino.
Gizmodo ha dato in mano ad uno di questi “soggetti” alcuni brani iTunes e gli equivalenti iTunes Plus. L’audiofilo li ha accuratamente ascoltati con diversi dispositivi e diffusori: iPod con cuffie di qualità, iPod con cuffie standard, impianto audio prosaicamente denominato “kick-ass”, impianto di riferimento Dolby 5.1.
Secondo l’audiofilo è davvero difficile individuare la differenza tra le due versioni: “se è facile scovare un brano condificato a 64 kbps” dice “sfido chiunque a fare un test alla cieca ed individuare più del 50% dei brani tra 128 e 256 kbps”.
Esperienza analoga, dunque, quella tra codifica vecchia e nuova: il punto, però, è che la qualità di entrambe viene giudicata dall’audiofilo molto, molto scarsa.
L’audiofilo puntualizza: “In entrambi i casi la qualità è, comunque, accettabile per un ascoltatore medio. Ma per l’alta fedeltà serve materiale molto diverso e, soprattutto, nessuna compressione”.
Ipse dixit.