Bruze Tognazzini, un ex dipendente Apple che si occupa dello sviluppo di interfacce umane, ha pubblicato un post nel quale descrive le possibili caratteristiche dell’iWatch, il fantomatico smartwatch della Mela di cui si parla oramai da diversi anni.
Secondo Tognazzini gli smartwatch attuali sono troppo grossi, hanno una batteria che dura troppo poco e la metà delle funzionalità di cui dispongono sono inutili. L’iWatch dovrebbe superare tutti questi limiti con un design sottile con vetro curvo, un’elevata autonomia ed una ridotta serie di funzionalità, poiché fondamentalmente sarebbe una sorta di estensione dei dispositivi Apple.
La funzionalità più interessante che dovrebbe offrire l’iWatch secondo Tognazzini è una sorta di chiave digitale da polso in grado di sbloccare il proprio iPhone, il proprio Mac ed eventualmente il proprio PC semplicemente avvicinando lo smartwatch al dispositivo.
Immaginate una sorta di Passbook dove al posto dei biglietti vengono memorizzate tutte le nostre password per accedere ai diversi account. La sicurezza sarebbe garantita da appositi sensori biometrici, come il lettore di impronte digitali che si mormora possa essere integrato direttamente nel tasto home dell’iPhone 5S.
L’iWatch dovrebbe anche integrare un sensore NFC per effettuare i pagamenti:
Il chip NFC appartiene all’iWatch, non all’iPhone! In questo modo sapremo esattamente dove si trova in ogni momento, legato alla fine di un’appendice, espressamente progettato per essere agitato intorno alle cose. Veramente a portata di mano! Avvicinati. Tocca. Fatto.
Nel frattempo, il nostro iPhone, gestirà tutte le comunicazioni del caso, restando nascosto a distanza di sicurezza, e, se qualcuno vi porterà via l’orologio, sarà richiesta una nuova autorizzazione, perché è stato rimosso dal nostro braccio. Valore netto per il ladro: Zero. La perdita netta per noi: un bel po’ meno di un iPhone, e presto tutti sapranno che non c’è motivo di rubare un iWatch.
Basterebbero queste due semplici ma utilissime funzionalità per rendere l’iWatch un prodotto rivoluzionario come solo Apple sa fare, ma Tognazzini prevede molte altre funzionalità tra le quali l’integrazione con Siri per impartire comandi vocali a tutti i dispositivi della Mela.
Tognazzini afferma che queste non sono informazioni riservate carpite a Cupertino, ma semplici congetture basate sulla sua approfondita conoscenza di Apple, dei suoi prodotti, delle problematiche e dell’opportunità di produrre uno smartwatch della Mela. Sarà, ma con tanta dovizia di particolari, sembra quasi di vederlo.