Su Cineblog è andata online stamattina la recensione di Jobs, primo film dedicato alla vita di Steve Jobs tra quelli che sono attualmente previsti nelle sale cinematografiche. Si tratta infatti della pellicola indipendente girata da Joshua Michael Stern, alla quale farà seguito nel futuro quella realizzata da Sony, con il supporto della biografia ufficiale scritta da Walter Isaacson.
Per chi non dovesse sapere di cosa stiamo parlando, ricordiamo la presenza di Ashton Kutcher nei panni del protagonista: un impegno apprezzabile quello dell’attore, che oltre a far valere la sua decisa somiglianza col giovane Jobs è riuscito anche a imparare i modi di muoversi e di comunicare del fondatore di Apple. La leggenda narra che, per il ruolo, Kutcher abbia anche deciso a suo tempo di intraprendere una dieta di sola frutta come quella sostenuta in età giovane da Steve Jobs, finendo in ospedale.
Dopo aver visto anche da queste parti un po’ del materiale pubblicato in questi mesi, abbiamo dunque sfruttato l’occasione offerta dall’uscita di Jobs nelle sale americane per scriverne la recensione, visto che dall’altra parte dell’Atlantico il film è arrivato a metà agosto.
Rimandandovi alla recensione per il parere completo su Jobs, possiamo anticiparvi che l’alternativa più valida per assistere alla nascita di Apple in celluloide resta I Pirati della Silicon Valley, film del 1999 con Noah Wyle nei panni di Steve Jobs. Da buoni fan di Apple, tuttavia, l’idea della visione al cinema il prossimo 17 ottobre, data d’uscita italiana di Jobs, vi farà sicuramente gola.