Dalla Pepsi a BlackBerry. Potrebbe essere questo il futuro di John Sculley, ex CEO di Apple passato alla società tecnologica proprio da quella produttrice di bevande, diventando uno dei protagonisti della famosa cacciata di Steve Jobs. Per Sculley, il prossimo futuro potrebbe riservare un’offerta per salvare BlackBerry, almeno stando alle voci di corridoio che stanno circolando in queste ore.
Dietro l’offerta, naturalmente, non ci sarebbe solo lui, ma un gruppo composto da alcuni partner canadesi, secondo quanto riportato da Globe and Mail. Pur rifiutandosi di commentare la notizia riguardante la formazione del gruppo d’offerta, Sculley ha replicato così alla richiesta di chiarimenti da parte del giornale:
“Tutto quello che posso dire è che credo ci sia tanto valore anche nel futuro per BlackBerry. Ma senza le persone con l’esperienza necessaria per portare avanti questa attività, e senza un piano strategico, sarà un vero problema.”
Un tempo dominatrice del mercato smartphone, BlackBerry ha visto calare progressivamente il proprio potere sul mercato proprio a causa di Apple e del suo iPhone, insieme ai dispositivi dotati di sistema Android. Se in ambito aziendale la società canadese riesce ancora a difendersi, il mercato consumatori sembra essersene completamente dimenticato.
Dal canto suo, anche BlackBerry ha rifiutato di commentare la notizia ai microfoni di Reuters, lasciando dunque tutto aperto a eventuali sviluppi futuri. Sempre secondo l’agenzia, BlackBerry sarebbe attualmente anche in fase di contrattazione con Cisco Systems, Google e SAP, per vendere tutta l’azienda o una parte di essa. Anche in questo caso, però, si tratta di voci di corridoio.