just.me: reti sociali, finanziamenti e sviluppo nella Silicon Valley

just.me è un'app che centralizza e-mail, SMS, Facebook e Twitter in una sola applicazione, permettendo un controllo totale delle informazioni condivise all'utente. Melablog ha intervistato il CEO Keith Teare per saperne di più sul processo di sviluppo di un'app di tale portata.
just.me: reti sociali, finanziamenti e sviluppo nella Silicon Valley
just.me è un'app che centralizza e-mail, SMS, Facebook e Twitter in una sola applicazione, permettendo un controllo totale delle informazioni condivise all'utente. Melablog ha intervistato il CEO Keith Teare per saperne di più sul processo di sviluppo di un'app di tale portata.

Da poche ore è stata presentata just.me, un’app gratuita per iOS che permette condividere messaggi multimediali, integrando varie funzionalità delle reti sociali più popolari (link diretto App Store). Il gruppo che ha sviluppato l’applicazione è capeggiato da Keith Teare, una delle figure chiave della Silicon Valley e uno dei fondatori di TechCrunch. Lo sviluppo di just.me è partito con molti fondi, a differenza della maggioranza delle app attualmente in commercio: Teare ha aiutato a raccogliere 2,74 milioni di dollari (2,1 milioni di euro), grazie ad aziende come Khosla Ventures, Google Ventures, True Ventures, Betaworks, SV Angel, CrunchFund ed altre ancora.

just.me è un’app che centralizza e-mail, SMS, Facebook e Twitter in una sola applicazione, con la particolarità di dare un controllo totale delle informazioni condivise dall’utente. In un modo molto semplice, è possibile specificare i destinatari di un messaggio (che sia testo, foto, video o audio) ed inviare il contenuto solo ad essi. Naturalmente si può anche scrivere un messaggio accessibile solo a se stessi, trasformando just.me in un diario intimo. Di fatto, la semplicità della piattaforma lascia piena libertà all’utente di stabilire l’uso che vuole fare della app. Per di più, tutti i messaggi inviati vengono salvati in un personale spazio sul Cloud, accessibile unicamente all’utente.

In sviluppo da due anni ormai, just.me ha posto molta attenzione nel beta testing (alcune migliaia di sviluppatori ne hanno avuto accesso al beta-test). Questa particolare scelta permette di immettere sul mercato un’app ben rifinita e ricca di solide funzionalità; il lancio contemporaneo in 155 paesi e in 32 lingue, fra cui l’italiano ne è la prova. Distribuire un’app solida e testata è stata la strategia scelta anche dalla fortunata FaceTune.

Intervista a Keith Teare

Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Keith Teare per Melablog e di parlare con lui di just.me e di capire un po’ quello che sta dietro l’esperienza di montare un’azienda con un grande potenziale e tanti finanziatori importanti nel campo della tecnologia.

Domanda:
just.me è una rete sociale, con molti punti in comune con Path, Google+ e Facebook (giusto per citare quelle più simili). Cos’è che rende just.me così speciale da attirare l’attenzione degli utenti e dei finanziatori?

Risposta:
Non crediamo che just.me sia una rete sociale. Crediamo piuttosto che gli smartphone rappresentino la fine delle reti sociali perché sono di per sé uno strumento per accedere alla più grande rete sociale della Terra – l’umanità intera. L’anno scorso 12 bilioni (mille miliardi) di messaggi sono stati inviati via e-mail e SMS, il tutto senza la necessità di una rete sociale. just.me è una messaggistica avanzata per quelli che possiedono uno smartphone. L’agenda dello smartphone è già il centro della comunicazione: noi abbiamo puntato su questa semplice funzionalità. La capacità dei messaggi di includere immagini, video, audio/voce e testo -in ogni possibile combinazione- è un fatto notevole. L’app just.me permette di accedere ai propri contatti senza che questi abbiano necessariamente l’app installata, semplicemente usando l’e-mail e gli SMS, e questa è una funzionalità importante.

Ben inteso l’app integra anche funzioni da rete sociale, come commentare o seguire uno stream pubblico di messaggi. Ma forse neanche questo è da rete sociale: è uno strato sociale su una base costituita da messaggi.

just.me non obbliga a creare un indirizzo “just.me”. Verifica il tuo numero di telefono e indirizzo e-mail prima di permetterne l’uso. Non è una rete sociale, è un’app sociale di messaggistica.

Domanda: Spesso vi confrontate con le altre app sociali dicendo che sono chiuse dietro a un “giardino cinto da mura”. Che vuol dire?

Risposta:
Parliamo di “giardino murato” quando abbiamo a che fare con una rete sociale che contiene tutto dentro: la sua piattaforma, i suoi membri, come in un club. Per noi questo va in contrasto con l’apertura di Internet o dell’infrastruttura della messaggistica mobile.

Domanda:
Una delle funzionalità di just.me è quella di salvare tutti i dati in uno spazio privato sul Cloud. Quanto questo è condizionato da un bisogno di privacy?

Risposta:
Il cloud privato serve a due cose. È prima di tutto uno spazio per salvaguardare la cronologia di tutto quello che fai. Nel futuro sarà possibile fare bellissimi album o playlist in modo da ricordare esperienze passate. In secondo luogo, è uno spazio dove è stabilita la tua proprietà sui dati salvati. just.me è intrinsecamente privata, perché tutti i dati sono criptati.

Domanda:
Avete iniziato con parecchi fondi, ottenuti da numerosi partner e sponsor. Come si cercano finanziamenti quando si inizia da zero?

Risposta:
È molto difficile. È fondamentale avere un team forte, una grande idea e molta pazienza. Poi tutto sta nell’iniziare a chiedere soldi alla gente.

Domanda: Si, ma tu avevi già molte connessioni. Non tutti gli sviluppatori hanno la stessa esperienza e la stessa fortuna. Keith, ci sono delle lezioni che hai imparato dalla creazione di just.me e che puoi condividere con gli altri sviluppatori per iOS?

Risposta:
La lezione più grande è di non pensare in piccolo. Pensa su quello che può raggiungere un sacco di persone.

just.me, schermata
just.me, schermata
just.me, schermata
just.me, schermata
just.me, schermata
just.me, schermata
just.me, schermata

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti