Non abbiamo avuto modo di parlare molto di Kevin Lynch su queste pagine, ma è buffo tornare indietro nel tempo per risalire a una sua risposta alla campagna di Apple contro Flash, naturalmente dai toni seccati per quello che è l’ex CTO di Adobe.
Già, perché non solo Lynch ha lasciato la società per la quale ha lavorato a lungo tempo ricoprendo l’importante ruolo di Chief technology officer, ma ha superato anche il suo vecchio astio per Steve Jobs ed Apple passando alla scuderia di Cupertino, dove ricoprirà il ruolo di vice president of technology.
Lynch riporterà direttamente a Bob Mansfield, all’interno del team Technologies nato a ottobre dopo la ristrutturazione seguita al mapgate.
Secondo l’analista Jeffrey Hammond di Forrester, l’arrivo di Lynch in Apple potrebbe permettere alla società di sfruttare l’esperienza del suo nuovo dipendente per migliorare i suoi servizi cloud, andando così ad aumentare il livello di competitività di Google e Microsoft, nei confronti delle quali Apple è sicuramente indietro in questo ambito.
Nel frattempo, (l’immaginiamo imbarazzata) Adobe ha annunciato di non avere intenzione di rimpiazzare Lynch, riportando le responsabilità del CTO direttamente sotto l’ala del CEO Shantanu Narayen. Lynch lavorava in Adobe dal 2005, dove come dicevamo aveva combattuto strenuamente la decisione di Apple di non supportare Flash. I tempi cambiano.
Via | Forbes.com
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