Courtesy of Wired
Il successo di App Store è un fenomeno sotto gli occhi di tutti: abbiamo parlato a più riprese del richiamo di sviluppatori presenti, di utenti e di vendite (seppur con qualche ombra).
Come tutti i servizi cresciuti molto velocemente, sappiamo anche dei problemi relativi alla sua gestione, ai tempi lunghi di approvazione delle applicazioni e alla politica non troppo trasparente di Apple nella selezione dei contenuti.
Ciò di cui forse non si è parlato a sufficienza è di un fenomeno che accomuna App Store a tutte le piattaforme di successo: la pirateria.
Sappiamo bene, infatti, che una buona fetta dei dispositivi venduti da Apple subisce la nota pratica del jailbreak, ovvero dello sblocco per usufruire di funzionalità limitate alla fabbrica.
L’opera di tantissimi appassionati, mossi sicuramente da buone intenzioni (ottenere di più da iPhone), viene purtroppo accompagnata da quella di persone con intenti meno nobili: sono sempre più diffuse, infatti, le pratiche di cracking su applicazioni e giochi in vendita sullo store di Cupertino.
Alcuni sosterranno che, come per la musica, l’eccessivo costo del software possa essere una giustificazione alla pirateria: ciò può, in parte, valere per una piccolissima fetta di programmi del catalogo di App Store, non certo per utility in vendita per pochi Euro, o addirittura meno.
E’ il caso di XMS7, app sviluppata dall’italiano Mario Refetto, che permette l’invio a basso costo di messaggi di testo. Prezzo sullo Store: 2,99 Euro.
Dopo pochi giorni dal rilascio, l’applicazione è passata per le mani dei cracker di cui sopra, venendo sbloccata e offerta gratuitamente.
Mario, sul proprio blog, racconta la storia della battaglia quotidiana intrapresa da quel giorno.
Incuriositi dal post di Mario, gli abbiamo rivolto qualche domanda per capire meglio il fenomeno. Si è rivelata una breve ma piacevole chiacchierata, grazie alla quale è possibile venire a contatto con la passione che muove moltissimi sviluppatori come Mario, la delusione nel vedere la difficoltà ad ottenere un risultato che l’etica universale vorrebbe scontato: essere pagati per il proprio lavoro.
Melablog: Ciao Mario, ci puoi dire il rapporto in percentuale tra le copie di XMS7 regolarmente acquistate e invece quelle “crackate”?
Mario: Fino a prima del rilascio della 1.1.1 stavamo su un 60% e 40%. Naturalmente dopo il blocco la situazione si è stabilizzata e la percentuale ora è di 70% acquistate e 30% crackate; molti hanno preferito acquistarla.
Melablog: Che tipo di codice hai utilizzato per monitorare gli utenti?
Mario: Ho semplicemente unito ai report forniti da Apple, la somma delle applicazioni crakcate; in ogni caso tutto è previsto e permesso dalla policy di Apple a livello statistico.
Melablog: Ritieni che ci siano responsabilità di Apple nella proliferazione di applicazioni crackate? Credi che potrebbero fare di più o agire in maniera diversa?
Mario: Se Apple vendesse un terminale su cui si potessero installare solo applicazioni certificate, penso che il numero degli iPhone in giro sarebbe sicuramente più basso, quindi le applicazioni crackate, a mio avviso, aumentano in maniera proporzionale alla diffusione di iPhone. Ed al guadagno ad Apple.
Ma se il Rip Dev è riuscito a trovare un sistema per evitare il crack delle applicazioni, non vedo perchè in Apple non ci possano riuscire.
Melablog: Hai avuto problemi con il processo di accettazione di App Store per la tua applicazione? Apple dovrebbe cambiare qualcosa? Se si, cosa?
Mario: Problemi veri e propri no, era la mia prima applicazione quindi mi hanno fatto notare qualche piccolo errore nella organizzazione del software e rimuovere qualche immagine protetta dal loro copyright. Per il resto darei un bel 10 a tutto il sistema di controllo.
Melablog: Ritieni che valga la pena, alla luce di tutto ciò, sviluppare per iPhone OS? Quali sono per te i punti di forza e le debolezze del Developer Program?
Mario: Io sviluppo su iPhone OS per passione e non per diventare ricco, poi sono punti di vista. Un elogio va a tutta la documentazione offerta e agli strumenti di sviluppo messi a disposizione
E’ difficile parlare di debolezze, ma se proprio devo trovarne qualcuna mi piacerebbe lamentarmi dei tempi di attesa di approvazione: nel mio caso, però, non sono andati mai oltre i 7 giorni.
Melablog: Parliamo di te: hai nuovi progetti in cantiere e/o novità per XMS7?
Mario: Naturalmente ho altri progetti in cantiere, un programma dovrebbe essere inserito in questo giorni sull’App Store e un altro gioco è in fase di test.
Per quanto riguarda XMS7, a settembre con il rilascio del firmware 3.1 rilascerò la versione 1.2 che supporterà lo storico dei messaggi inviati, con la relativa rimozione, inoltro e modifica.
Sto anche organizzando un mega-contest per tutti gli acquirenti di XMS7, dove regalerò un iPhone 3GS, un iPod e un iTunes Card e tanti codici Redeem.
Melablog: Grazie mille e buon lavoro!
Mario: Grazie voi! A questo proposito devo ringraziare la mia dolce metà, Gessica, che da oltre un anno mi sopporta e supporta in questo meraviglioso hobby che è il mondo Apple…