Da oggi potremo leggere la biografia di Steve Jobs firmata da Walter Isaacson. Ma c’è chi ha già avuto modo di sfogliarla: ed ecco cosa ci racconta The Atlantic a riguardo. Prima di tutto, pare che Jobs non fosse esattamente un mostro di simpatia: ma fin qui, credo nessuno di noi sia sorpreso. Scrive Rebecca Greenfield: “Che cosa abbiano scoperto finora? Che Jobs era un tipo insopportabile (nel testo originale jerk, un termine un po’ più forte, ndt)”.
Isaacson ha avuto modo di passare moltissimo tempo con Jobs e ha portato alla luce alcuni lati oscuri o poco noti al grande pubblico. Per esempio, Steve Jobs aveva sofferto al tempo della scuola: bullismo, scherzi crudeli, come riporta anche AP. Forse per rivalsa da adulto Jobs non era esattamente “the nicest guy”, cioè un simpaticone: e non faceva sconti a nessuno, né ai dipendenti, né a qualcuno che un po’ semplicisticamente viene definito l’uomo più potente del mondo: Barack Obama.
Jobs per poco non si perse il ricevimento alla Casa Bianca, poi la moglie gli spiegò che Obama teneva moltissimo a incontrarlo personalmente. Lui quando lo incontrò ruppe il ghiaccio così “You’re headed for a one-term presidency”, qualcosa come “La sua Presidenza non durerà più di un mandato”, e questo lo riporta l’Huffington Post. Altra rivelazione uscita dalle pagine di Isaacson è sul profondo rancore che Jobs covava nei confronti di Google.
Convinto che il colosso di Mountain View avesse “rubato” tecnologia Apple, riporta il New York Times “Mr Jobs disse a Mr Isaacson che per lui Android era un ‘prodotto rubato’, che copiava la tecnologia Apple”. Jobs andò per tribunali, citando Google “Fosse anche l’ultima cosa che faccio, il mio ultimo respiro, e ci dovessi spendere l’ultimo penny dei 40 miliardi di dollari di Apple, raddrizzerò questo torto”.
E a proposito di Android “Distruggerò Android, perché è un prodotto rubato. Gli faremo una guerra termonucleare”. E su Bill Gates, il rivale di sempre che l’aveva ricordato con affetto al momento della scomparsa? Anche per Gates non ci sono parole carine. “Bill è pressoché privo di immaginazione e non ha mai inventato niente, per questo motivo penso sia più a suo agio oggi che si occupa di filantropia, rispetto a quando si occupava di tecnologia”, ha detto Jobs a Isaacson.
C’è poi anche altro, sempre su Gates: “Ha solo preso idee altrui, e l’ha fatto senza alcuna vergogna”. E ovviamente c’è anche il consiglio, già pronunciato in pubblico a Bill: di prendersi un po’ di Lsd, di acido lisergico. Jobs diceva dell’allucinogeno sintetizzato nel 1938 da Albert Hoffman “L’acido ha rinforzato la mia capacità di capire quel che è davvero importante – creare grandi cose anziché pensare a fare denaro, reimmettendo le cose nel flusso della storia e della coscienza umana più che potevo” spiega Jobs nel libro, e questo lo riporta sempre AP.
Infine, nelle indiscrezioni di queste ore, si parla anche delle donne di Jobs. Avrebbe condotto alla follia Tina Redse, sua storica ex, e anche l’attuale compagna Laurene Powell avrebbe provato sensazioni simili “Il suo comportamento poteva essere esasperante”, così scrive The Times.
Via | The Atlantic