Quando pensiamo ad Apple, siamo abituati a collegare l’azienda a un tipo di pubblicità sempre fresco e un filo irriverente. Eppure, lo scettro della campagna marketing più geniale della storia non è di Cupertino, bensì di Sony. Perché ha avuto la geniale intuizione di vendere i suoi auricolari wireless in una bottiglia piena d’acqua.
Qualche anno fa, Sony lanciò sul mercato un paio di auricolari wireless Walkman che avevano la peculiarità di essere completamente Water-Proof. E per dimostrare questa feature, ne furono venduti degli esemplari messi a mollo in bottiglie piene d’acqua.
Chi comprava questo prodotto, dunque, si ritrovava tra le mani non solo un paio di eccellenti auricolari che fanno quello che promettono, ma anche una bottiglia d’acqua riutilizzabile da portare dietro a lavoro o in palestra. Tant’è che si poteva comprarli addirittura nei distributori automatici. Senza contare che la boccetta costituiva anche un mezzo di pubblicità gratuita per Sony.
Insomma, fu davvero un’intuizione fortunata, e una delle migliori strategie di marketing della storia dell’elettronica di consumo. Una di quelle che Apple non potrebbe mai fare, almeno con il catalogo attuale. Sebbene infatti gli AirPods Pro di 1ª e 2ª generazione e gli AirPods di 3ª generazione siano resistenti all’acqua e al sudore, non sono tuttavia “impermeabili né a prova di sudore.” E addirittura, la custodia di ricarica MagSafe e la custodia di ricarica wireless per AirPods Pro di 1ª generazione non reggono neppure all’acqua e al sudore.
Dunque, non è possibile far cadere AirPods in acqua, lavarli sotto il rubinetto, usarli in doccia o portarli in una una sauna o in un bagno turco. Né infilarli in una boccetta d’acqua per venderli. Per quello servono auricolari di altre marche, come ad esempio gli auricolari True Wireless JVC (94€ su Amazon) con Cancellazione attiva del rumore e scocca Waterproof (IPX4) che praticamente sono AirPods Pro a tenta stagna.