Durante la presentazione degli ultimi risultati fiscali, Apple ha dato particolare enfasi ad iPhone e iPad, ma c’è un altro comparto di Cupertino che va a gonfie vele. Parliamo della divisione iTunes, Software e Servizi della mela, cresciuta nel trimestre Q1 del 34% su base annuale, al netto del 70% dei ricavi che vengono rigirati ogni mese agli sviluppatori.
Sono numeri importanti, quelli evidenziati da Horace Dediu di Asymco. Secondo le stime dell’analista, i margini lordi di Apple derivanti dal gruppo iTunes si attestano attorno ai 7 miliardi di dollari per trimestre, con un totale di 23,5 miliardi di dollari per il 2013. Un giro d’affari che include i contenuti del di terze parti (+46,6%), i Servizi (+37%) e le app (+105% su base annuale):
Sebbene la divisione iTunes/Software/Servizi non venga solitamente inclusa nella “somma delle parti” che contribuisce al valore enterprise totale di Apple, la bilancia dei volumi e del valore delle transazioni diventa sempre più difficile da ignorare.
Per illustrare questo stato di cose, abbiamo creato un grafico con la storia delle entrate lorde di iTunes paragonate col business della ricerca di Google.
Su base annuale, iTunes/Software/Servizi costituisce la metà del core business di Google e sta crescendo in modo leggermente più veloce.
L’impero di iTunes da solo, coi suoi contenuti e servizi, si piazzerebbe in 130esima posizione nella classifica Fortuna 500.
In effetti, il problema è che nonostante questi risultati di tutto rispetto, ultimamente gli azionisti della mela ostentano un certo nervosismo; Apple, a loro giudizio, non cresce come vorrebbero, ed ecco il perché di tanta ansia per il debutto di iWatch.